La tendenza che vede protagonista il cinema d'animazione negli ultimi anni si è trasformata in sinonimo di successo. Il
panorama cinematografico, che zoppica ma che continua a offrire, ogni tanto, qualche buona boccata d'aria, appare
fortemente influenzato da questo fenomeno produttivo di massa e dopo un periodo di pausa/blocco delle idee, infatti, il
cinema è sempre più popolato da nuovi miracoli animati. Forme movimentate, intuizioni creative, schemi ribaltati, tecniche
straordinarie danno vita a storie che piacciono, divertono, fanno pensare, ricodificano il segno/citazione, insomma
rimescolano le carte e accontentano un pò tutti. Grandi e piccoli. Questo è quello che sembra.
Non si può negare, tuttavia, che a parte qualche raro esempio veramente innovativo di qualche autore "rivoluzionario" (Nick
Park,
Ocelot, Fjeldmark) sembra di assistere a materiale riciclato o creato in serie. Quest'anno sono tornati di moda gli
animali, il rapporto con l'uomo, la natura come palcoscenico in cui uomo e animale si scontrano, si inseguono e si
cacciano/riappacificano. C'è una forte presenza di temi ecologici che riguardano non solo la prevenzione alla distruzione
di certe forme di vita ma anche il degrado urbano, l'inquinamento e il comportamento più o meno distruttivo dell'uomo. E'
fondamentale il discorso sulle proprie origini, sui propri limiti e sulle proprie qualità. Insomma, sembra che le carte
vengano rimescolate ma che poi vengano ridistribuite allo stesso modo.
E dopo l'exploit di
Cars (soprattutto nel merchandising più che al cinema) e di
La gang del bosco, ecco il Natale
cinematografico di
Happy Feet, Boog & Elliot e Giù per il tubo pronti a divertire e a far pensare. Pronti soprattutto a
tornare verso la prossima primavera, in tempo di Pasqua, in versione regalo nelle nuove edizioni in dvd (Cars, da questo
punto di vista, ha bruciato letteralmente le tappe uscendo a settembre e quindi buttando sul mercato il dvd a Natale). Sarà
davvero una festa? Vedremo.
Si spiegano, così, anche certe scelte in fase di distribuzione. Ocelot è arrivato in silenzio con
Azur e Asmar a novembre,
mentre i film vicini al genere fantastico come Arthur and the invisibles di Luc Besson o Night at the museum con Ben
Stiller, che negli anni '80/'90 andavano di moda, ora arrivano a febbraio e chissà quanti se ne accorgeranno. I tempi
cambiano e le tendenze si adeguano. Giusto, no?
Sarebbe bello, però, sapere come la pensano i bambini. Conoscere il loro cartone animato preferito, capire veramente qual'è
il personaggio che più li fa divertire. Ma a partire da quello che hanno visto al cinema, non a quello comprato allo store
o usato alla console. Noi se lo scopriamo ve lo facciamo sapere, intanto abbiamo preparato questo approfondimento sui
prossimi tre film d'animazione protagonisti dell'inverno 2006. Magari può essere questa l'occasione per voi lettori di
farci sapere come la pensate.
Nel caso, scriveteci qui:
fuorischermo@libero.it