VISIONI, APPUNTI, CURIOSITÀ
LA SETTIMANA IN SALA:: tanti nuovi arrivi e un mix di generi interessanti. Si comincia con i tre titoli più attesi
della settimana: 21 di Robert Luketic, con Kevin Spacey e una banda di cervelloni che saccheggiano i casinò di Las
Vegas grazie alla loro abilità nel gioco del blackjack, Il matrimonio è un affare di famiglia di Cherie Nowlan,
commedia ma figliare e sentimentale agrodolce acclamata al Sundance e Ortone e il mondo dei Chi cartoon di Jimmy
Hayward e Steve Martino dai creatori di Ice Age. È la settimana del ritorno sul grande schermo di Daniel Auteil nel film
di Olivier Marchal L’ultima missione, di Giovanna Mezzogiorno in L’amore non basta di Stefano Chiantini e di
Morgan Freeman che nel film di Brad Silberling 10 cose di noi è affiancato dall’affascinante Paz Vega. La velocità della
luce di Andrea Papini e Step Up 2 di Jon Chu completano un quadro che, almeno sulla carta, offre qualche
sorpresa. Buon cinema.
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FESTIVAL DEL CINEMA ITALIANO DI TOKYO:: Con la presentazione di 12 nuovi film inediti in Giappone e di 4
cortometraggi, torna dal primo al 6 maggio il Festival del Cinema Italiano di Tokyo, organizzato dall'istituto italiano di
Cultura di Tokyo con Filmitalia e Asahi Shimbun. Patrocinato dall'ambasciata d'Italia a Tokyo e dal ministero per i Beni e
le Attività Culturali, la manifestazione, giunta alla sua ottava edizione, si svolgerà sotto l'Alto Patronato del Presidente
della Repubblica Italiana. I film selezionati spazieranno tra diversi generi, dallo storico alla commedia, dal giallo al
film d'autore, presentando in questo modo, allo spettatore, uno spaccato importante della filmografia e della realtà
italiana. Tra questi ci sarà Centochiodi di Ermanno Olmi, Saturno Contro di Ferzan Ozpetek, Giorni e
Nuvole di Silvio Soldini, Lezioni di Volo di Francesca Archibugi, La ragazza del lago di Andrea Molaioli
e Caravaggio di Angelo Longoni. Inoltre verrà presentato 8 e ½, il capolavoro di Federico Fellini, in un
copia splendidamente restaurata. Nella sezione dei cortometraggi, organizzata in collaborazione con il sindacato
giornalisti cinematografici italiani, spazio a Il supplente di Andrea Jublin (candidato agli Academy Awards 2008
come miglior cortometraggio), Ieri di Luca Scivoletto, Uova di Alessandro Celli e Europa 2005,
27 ottobre di Jean-Marie Straub e Daniele Huillet.
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DAVID DI DONATELLO 2008:: È La ragazza del lago il grande vincitore dei David di Donatello 2008. Con ben 10
statuette, tra cui Miglior film, Miglior regia, Miglior regista esordiente, Miglior attore protagonista (Toni Servillo),
Miglior produttore (Nicola Giuliano e Francesca Cima per Indigo Film), Miglior sceneggiatura (Sandro Petraglia) e Miglior
fotografia (Ramiro Civita). Il film di Andrea Molaioli lascia al palo il grande favorito della vigilia, Caos calmo
(forte di 18 candidature), alla fine premiato solamente con tre David, Alessandro Gassman come Miglior attore non
protagonista, Paolo Buonvino come Miglior musicista e per la canzone L'amore trasparente di Ivano Fossati, e
l'altro grande pretendente, Giorni e nuvole di Silvio Soldini (15 candidature come per La ragazza del lago),
vincitore di 2 David per la Miglior attrice protagonista (Margherita Buy) e la miglior attrice non protagonista (Alba
Rohrwacher). Buon risultato per I viceré di Roberto Faenza, che ottiene quattro premi tecnici (scenografie, costumi,
trucco e acconciatura), nulla di fatto invece per Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti, candidato a cinque
statuette e rimasto a bocca asciutta. Miglior film straniero è Non è un paese per vecchi dei fratelli Coen, mentre
il Premio David Giovani va a Parlami d'amore di Silvio Muccino.
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SCHERMI D’AMORE:: La soledad di Jaime Rosales si è aggiudicata la Rosa d'oro al 12/o Festival del cinema melo
Schermi d'Amore svoltosi a Verona. La Rosa d'argento per la miglior interpretazione è andata a Woody Harrelson per The
Walker di Paul Schrader, mentre il premio speciale della giuria è stato attribuito a Lo mejor de mi di Roser
Aguilar.
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NAPOLITANO:: «Il cinema è un fattore costitutivo della nostra identità». Il presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano lo ha sottolineato, intervenendo dopo la presentazione nel Salone dei Corazzieri al Quirinale delle candidature
per i premi David di Donatello decisi dall'Accademia del cinema italiano. Per il Capo dello Stato, «il cinema è anche una
grande risorsa nazionale e sono persuaso che sapremo tutti corrispondere a questa nostra grande tradizione». Ha esortato,
rivolgendosi alla vasta platea di registi, sceneggiatori, attori e tecnici raccolta al Quirinale, a «raccoglierne l'eredità
e farla rivivere, naturalmente nella piena libertà e nella novità della ricerca e della capacità creativa ed espressiva».
Napolitano ha confessato che «andando in giro per il mondo a rappresentare il nostro Paese in questi due anni, ho potuto
verificare personalmente quale profonda impronta abbiano lasciato i decenni d'oro del cinema italiano nel modo di guardare
e di comprendere l'Italia, anche quando il cinema italiano abbia dato rappresentazioni non solo non edulcorate ma anche
critiche e perfino amare della nostra realtà e della nostra società: è stato sempre frutto dell'amore per l'Italia».
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