FUORISCHERMO

 

UN PONTE PER TERABITHIA
FLYER
Titolo originale: Bridge to Terabithia
Regia: Gabor Csupo
Sceneggiatura: David Paterson, Jeff Stockwell
Montaggio: John Gilbert
Musica: Aaron Zigman
Fotografia: Michael Chapman
Interpreti principali: Josh Hutcherson, Lauren Clinton, Zooey Deschanel, Bailee Madison, Robert Patrick
Origine : Usa, 2007
Durata: 94'

FLYER Jess è un bambino solo, dimenticato dalla famiglia e ridicolizzato dai compagni di scuola perché piccolo e povero. Leslie, la sua nuova vicina di casa, è una bambina dal sapore romantico, incantato, magico. I due, che vivono in aperta campagna, nei pressi di un bosco, cominciano a conoscersi. Leslie risveglia in Jess il suo “essere bambino”, che il ragazzo, costretto a crescere più in fretta dei coetanei, aveva dovuto dimenticare. Il racconto delle loro vicende, narrato con gli occhi dei due piccoli protagonisti e con pochi effetti speciali, non rende molto coinvolgente la trama. Il regista Gabor Csupo cerca di far rivivere in noi i giochi e le emozioni provate un po’ di anni fa, ma in terza persona. Facile sorridere nel vedere i bambini giocare, ma come ci si può immedesimare? È un tuffo all’indietro, nei giochi del “facciamo che io ero”, ecc…ma dopo poco chi guarda si annoia e per poco non si irrita. Un solo colpo di scena non basta a rendere il film degno di nota: un pò carne e un pò pesce. O forse nessuno dei due.
DAZEROADIECI:: 5
SAMUELE TRAMONTANOSAMUELE TRAMONTANO


FLYER Jesse ama correre e disegnare, ma la sua non è un’infanzia felice. Alle soglie dell’adolescenza, vive in una famiglia numerosa, con i genitori distratti dai problemi economici, e a scuola è tormentato dai bulli della classe che impongono la loro prepotenza. La sua esistenza cambia con l’arrivo di una coetanea, la graziosa Lesile, nuova vicina di casa e compagna di classe, che ama correre, scrivere ed inventare. Insieme stringeranno un’amicizia fortissima che non ha ancora l’età per essere amore, ed insieme susciteranno un mondo magico e immaginario nel bosco dietro casa. Sembra che la fantasia sia in grado di rendere migliore anche il mondo reale, quando questo si prende un’atroce vendetta. Prodotto per la Disney dagli stessi produttori de Le cronache di Narnia, Un ponte è un toccante e doloroso romanzo di formazione, dove l’aspetto fantasy (contrariamente a quanto vorrebbe far credere la pubblicità) è limitato (e avrebbe forse potuto esserlo ancora di più) e relegato alle invenzioni dei due ragazzini. I giovani interpreti sono efficaci, la regia sembra corretta e priva di guizzi particolari, ma alla fine sarà difficile non farsi prendere dall’emozione e dalla commozione.
DAZEROADIECI: 8
MAURO CARONMAURO CARON