Larry Daley sta ancora aspettando l’occasione della vita, ma per non perdere la custodia del figlio deve trovare un lavoro. Certo, guardiano notturno del Museo di Storia Naturale non è certo un lavoro di cui andare così fieri da esser convocato per il “Giorno del lavoro” alla scuola del figlio, ma sono soldi comunque, soldi per non doversi trasferire di nuovo. Ma Larry si rende conto di aver preso sottogamba il proprio lavoro quando al calare del sole tutto nel museo prende vita….
La storia alla base è sempre la stessa: Larry deve dimostrare di non essere fallito, è la ricerca del sogno americano, della possibilità che ognuno ha di raggiungere i propri desideri. E così è Larry all’inizio del film: un uomo che cerca il botto, di fare qualcosa di speciale, che però di solito ha già fatto qualcun altro e che non si rassegna alla politica del “posto fisso”. Lui pensa di essere un perdente, ma il museo con i suoi personaggi bizzarri gli da la possibilità di riscattarsi in particolare agli occhi del figlio.
Un film godibile e divertente, che ricorda, per alcuni aspetti, “Jumanji”.
DAZEROADIECI:6,5
DONATA SALA

Per riscattarsi dagli insuccessi che la vita gli ha riservato, tra cui divorzio e niente lavoro, Larry Daley riesce a farsi assumere come guardiano notturno al New York Museum of Natural History. L'occasione è ghiotta e non lui se la farà sfuggire, anche se l'incarico sarà più impegnativo del previsto: di notte, infatti, il museo si anima. Trascorrere una notte all'interno del Museo di Storia Naturale controllato da Larry Daley riconcilia lo sguardo con due elementi fondamentali dell'effetto cinema: l'immaginazione e il gioco. Due dinamiche riscoperte, da tempo perdute o troppo spesso accantonate, che permettono allo spettatore di avvicinarsi allo schermo attraverso le magie di un'avventura ricca di sorprese e colpi di scena. Tornano in primo piano, insomma, due coordinate di cui spesso il cinema abusa, senza riuscire a ottenere la scintilla necessaria a far brillare gli occhi. Il ruolo di Larry, guardiano / osservatore, segue in parallelo quello dello spettatore. La scoperta, l'emozione della novità, la gioia di un segreto straordianario, sono le stesse sensazioni percepite da chi si trova al di là dello schermo. Una collocazione temporanea, perchè quando scatta la magia, immaginazione e gioco diventano il ponte che unisce due mondi così lontani come realtà e finzione. Anche solo guardando.
DAZEROADIECI:: 6,5
MATTEO MAZZA

Il solito divorziato sfigato che ama i figli ma è un fallito stavolta, costretto a trovarsi un “vero” impiego per riacquistare credibilità socio-famigliare viene assunto come guardiano notturno nel Museo di storia naturale di New York. Ma scoprirà fin da subito che di notte, nel museo, quando tutti i visitatori se ne sono andati, succedono cose ben strane, e che anche i suoi colleghi non gliel’hanno raccontata per niente giusta… L’idea di liberare, scatenare e mescolare in un pazzo hellzappopin insieme cow-boy e antichi romani, Roosvelt e Attila, scheletri di dinosauri e leoni impagliati poteva essere esplosiva (forse ci voleva il corpo gommoso di Jim Carrey a fare impazzire davvero la maionese, invece del solito Stiller, comunque a suo agio nei toni della commedia), ma sia gli sceneggiatori che il regista sono onesti artigiani che eseguono bene il loro compito, cioè comporre un divertimento per famiglie, pieno di azione e di effetti speciali, dove i sentimenti sono buoni e il finale lieto.
DAZEROADIECI: 6,5
MAURO CARON