Film teatrale basato su un terzetto di personaggi ed interpreti. Padre (Hopkins) e figlia (Paltrow) si contendono genialità
matematica e malattia mentale (puntualmente miscelati come da cliché); lei e il giovane aspirante amante (Gyllenhaal, già
omocowboy in
Brokeback Mountain) duellano tra reciproco desiderio e ambizione personale. Un gioco psicologico
praticamente su un unico set, con spazio alla recitazione, mentre la sceneggiatura di David Auburn (dalla sua pièce
teatrale) offre agli spettatori qualche colpo di scena e un po’ di dubbio pirandelliano. John-
Shakespeare-In-Love
-Madden dirige con diligenza, il film non coinvolge più di tanto ma non annoia.
MAURO CARON