FUORISCHERMO

 

LUSSURIA
FLYER
Titolo originale: Se jie
Regia: Ang Lee
Sceneggiatura: Wang Hui-Ling, James Schamus
Montaggio: Tim Squyres, Pan Lai
Musica: Alexandre Desplat
Fotografia: Rodrigo Prieto
Interpreti principali: Tony Leung, Joan Chen, Lee-Hom Wang, Tang Wei, Wang Leehom.
Origine : Cina, USA, 2007
Durata: 156'

FLYER Hong Kong, anni ’40. Wang è bella. Crede nella conquista della giustizia. Wang deve sedurre Mr. Yee, potente politico che collabora con i giapponesi, per tendergli un'imboscata e ucciderlo. Ma cinismo, passione e sentimenti si mescolano formando così una miscela esplosiva e destabilizzante che offuscherà la mente della giovane ragazza. Sì, perché Ang Lee è ossessionato da apparenza, perdono e amore. Indaga con rigore, ogni volta una nuova volta, l’animo umano per scoprire quale direzione prenda. La spy-love blak-story ambientata nella Shangay degli anni quaranta conferma ancora una volta il grande talento del regista di Hulk e Brockeback Mountain in grado di virare con astuzia, intelligenza e soprattutto gusto artistico i generi e i codici cinematografici. Ancora una volta l’amore, l’identità, le ombre e i riflessi dell’esistenza rappresentano il motore della sua storia, la fotografia è un codice genetico del suo cinema, qui, eccellente e fondamentale per le emozioni.
DAZEROADIECI:: 7,5
MATTEO MAZZAMATTEO MAZZA


FLYER Lussuria, seduzione e tradimento e chi più ne ha più ne metta: il film mantiene tutto quanto il titolo italiano promette (quello originale è più cauto: Lust, Caution). Una studentessa cinese resistente seduce a scopo eliminazione un importante collaborazionista durante l’occupazione giapponese. Tutto quanto vi aspettate: ambientazione d’epoca, bei costumi, partite di mahjong, bella fotografia, i sensi che hanno la meglio sulla causa. Chissà come e perché Ang Lee si è portato a casa da Venezia il secondo Leone d’oro, ma il film è un fumettone d’altri tempi, lungo e appesantito da una struttura ripetitiva, speziato con una scena di violenza, con parecchie (ma tardive) scene di sesso e con un finale agro. Sbagliato premiarlo, soprattutto avendo già premiato pochissimi anni fa Brokeback Mountain.
DAZEROADIECI: 6
MAURO CARONMAURO CARON