Ovvero la vendetta è un piatto che si serve freddo. La ex-bambina prodigio torna anni dopo a vendicarsi della pianista che
si distrasse durante un suo esame: ormai freddo il torto subito, eseguito con freddezza il progetto vendicatore, e algido
lo stile del film, che mescola musica ed erotismo, perfidia e insicurezza in un duello psicologico tra personaggi e attrici
(la giovane era ne
L’enfant dei Dardenne) che Dercourt, musicista e regista al suo primo lungometraggio, dirige in
puro stile Chabrol (la provincia francese, l’ambientazione alto-borghese, i personaggi femminili, la crudeltà covata dietro
le buone apparenze). Emozioni trattenute, atmosfere rarefatte, ambiguità e sfumature psicologiche. Cinema alla francese, di
buon livello.
DAZEROADIECI: 6,5
MAURO CARON