La ricodificazione del mito americano attraverso la sua destrutturazione e ricomposizione. Il collage è il frutto dello sguardo di un cineasta indipendente, Haynes, da sempre avvolto e affascinato dalla musica e dai sentimenti. Il film che racconta di Bob Dylan, senza mai nominarlo, senza mai mostrarlo uguale, ascoltandolo solamente dalle sue canzoni combacia con l’America che ha sempre fatto da palcoscenico/backstage alla vita del cantante. Un gioco ad incastri che mette in luce i lineamenti più duri, le contraddizioni, i tic e le passioni di un mito e di un uomo. I tanti Dylan disegnati da Haynes sono frammenti di un’esistenza a volte troppo ingombrante, altre volte segno di speranza per l’altro. Cate Blanchett è strepitosa.
DAZEROADIECI:: 8
MATTEO MAZZA

Vita, genio e sregolatezza di Bob Dylan attraverso un prisma che ne sfaccetta le personalità in una mezza dozzina di personaggi. Strutturalmente originale e visivamente affascinante; ma per stargli dietro occorrerebbe una competenza enciclopedica su Dylan che non ho e non mi interessa avere. Tematicamente ripetitivo (il tormentone sull’impegno), un film per iniziati ed adepti. Ma effettivamente la Blanchett (Coppa Volpi) è forte.
DAZEROADIECI:: 6,5
MAURO CARON