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Titolo originale: It's a Free World...
Regia: Ken Loach
Sceneggiatura: Paul Laverty
Montaggio: Jonathan Morris
Musica: George Fenton
Fotografia: Nigel Willoughby
Interpreti principali: Kierston Wareing, Juliet Ellis, Leslaw Zurek, Colin Caughlin, Joe Siffleet, Faruk Pruti
Origine : Germania, Gran Bretagna, Italia, Spagna 2007
Durata: 96'
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Loach racconta una nuova declinazione del tema del lavoro, affrontando in chiave moderna l’idea del “povero che ruba al
povero”. E’ una rappresentazione che si dirige esclusivamente in una direzione, ovvero quella drammatica e disperata di
chi ha nel cuore, nelle intenzioni la volontà di uscire dal fango ma che nel concreto si trova smarrito e privo di energie
e di strumenti. Un dramma moderno che filtra nel tessuto urbano di Londra come un’epidemia, qualcosa di contagioso pronto
a sconvolgere l’equilibrio a scaraventare la famiglia (e le famiglie) nel più profondo e cupo baratro. Loach offre sempre
uno sguardo pulito, essenziale, preciso. Non smarrisce il senso d’indagine, in apparenza sfumato ma in sostanza molto
prorompente, e concede alla sua protagonista Angie (una convincente e sconosciuta Kierston Wareing, l’occasione per
redimersi e rimediare. Recuperare, quindi, quella dignità perduta, quel senso del pudore sconfitto dalla fame e, anche
dal non senso. Perché l’onesta di Loach si individua proprio nella caratterizzazione della sua protagonista: non una
martire o un’indifesa, piuttosto il prodotto e la conseguenza, squilibrata, di un presente che spaventa e disorienta.
DAZEROADIECI:: 8
MATTEO MAZZA
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Una giovane reclutatrice di manodopera straniera, licenziata ingiustamente, si mette in proprio e diventa a sua volta una
sfruttatrice. Forse è vero che Loach non sorprende più; ma come lui ce ne sono veramente pochi. Cinema serio, civile, sui
nostri tempi. Bello a prescindere.
DAZEROADIECI:: 7,5
MAURO CARON
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