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Titolo originale: Il dolce e l'amaro
Regia: Andrea Porporati
Sceneggiatura: Andrea Porporati
Montaggio: Simona Paggi
Musica: Andrea Guerra, Brani eseguiti dalla Filarmonica '900 del Teatro Regio di Torino
Fotografia: Alessandro Pesci
Interpreti principali: Sabina Guzzanti, Cinzia Leone, Pierfrancesco Loche, Stefano Masciarelli, Francesca Reggiani, Antonello Fassari.
Origine : Italia, 2007
Durata: 98'
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Nelle scelte del Saro Scordia, interpretato da Lo Cascio e diretto da Porporati, qui al suo secondo lungometraggio (prima
scrittore, poi sceneggiatore e poi ancora regista), si intravedono le speranze di chi vuole affermarsi nel proprio contesto
sociale/vitale a qualsiasi costo. Una Cosa Nostra rappresentata dal punto di vista di chi la sceglie ancora prima che
subirla, disegnata sui volti di persone qualsiasi in grado di cambiare la storia di tutti (“…l’uomo più importante di
Sicilia è anche il più importante del mondo”), inculcata in un territorio fertile esteso per tutto il Paese nostrano. Ciò
che colpisce nel film di Porporati non è tanto la Mafia in quanto tale. Ma piuttosto ciò che la genera, ciò che toglie alla
vita dell’uomo e il viaggio interiore di Saro verso la salvezza/amore, rivelatore più di qualsiasi altra esperienza. Il
finale coraggioso, che sottolinea la ricerca dell’equilibrio esistenziale necessario per la sopravvivenza, sembra
amplificare l’intenzione del regista di voler dare un taglio netto e deciso con un certo tipo d’Italia e di cinema.
DAZEROADIECI:: 7
MATTEO MAZZA
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Educazione sentimentale di un giovane mafioso tra crimine e quotidianità. E un film discreto, un po' un Goodfellas dei
poveri. Lo Cascio è bravo e sostiene un personaggio senza troppo attrattive. Il milgiore degli italiani in concorso a
Venezia, comunque.
DAZEROADIECI:: 6,5
MAURO CARON
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