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Titolo originale: Commediasexi
Regia: Alessandro D'Alatri
Sceneggiatura: Alessandro D'Alatri, Gennaro Nunziante
Montaggio: Osvaldo Bargero
Musica: Riccardo Eberspacher
Fotografia: Agostino Castiglioni
Interpreti principali: Sergio Rubini, Paolo Bonolis, Margherita Buy, Stefania Rocca, Elena Santarelli, Rocco Papaleo, Michele Placido
Origine : Italia, 2006
Durata: 102’
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L’onorevole tutto famiglia e legge sulla famiglia (s’è fatto il nome di Casini come fonte d’ispirazione) c’ha l’amante ma
per non correre rischi l’affibbia all’autista compiacente. Secondo me tra la bella figliola e il modesto impiegato
scoccherà una simpatia o qualcosa di più, e secondo voi? Il film si fa forte di una dichiarata assenza di volgarità (pare
che a Natale circolino certe cose…) e di una squadra di attori sicuri come Rubini, la Buy, Papaleo. La carta a sorpresa è
invece un Bonolis gigione ma complessivamente misurato, che costruisce nello spazio del film la clonazione mimica e morale
di Alberto Sordi, ambiguo eroe insieme italiano strafottente e pauroso, trasgressore pronto a chinare il capo al richiamo
sociale – e a rialzarlo appena questo si distrae.
DAZEROADIECI: 6
MAURO CARON
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Conquiste, gioie, delusioni e fallimenti dell'onorevole Massimo Bonfili alle prese con un'amante, una moglie, due figlie e
un autista, a sua volta coinvolto in un piano complicato che complicherà ulteriormente le cose e la vita a tutti. Film
completamente spaccato in due. Nel primo (misf)atto D'Alatri si diverte e diverte a raccontare i propri personaggi. Li
descrive anche con un certo spirito vivo, simpatico, allegro. Li fa respirare e partecipare. Un pò come succedeva negli
ultimi suoi due film (Casomai e La febbre). Nel secondo (misf)atto, invece, dove l'azione deve dare una scossa e mettere
in movimento gli stessi personaggi, D'Alatri si annoia e ci annoia a mescolare tutto senza dare nessuna priorità. Insomma,
Bonolis mima Sordi, ma gli riesce bene, la Santarelli è "nà bomba", Rubini, la Rocca e la Buy son sempre loro, vien da
chiedersi se non era pensabile e fattibile qualcosa di meglio. Perché in fin dei conti, Michele Placido nella parte dello
chef eccitato, non sta poi così male.
DAZEROADIECI:: 6
MATTEO MAZZA
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