Da non confondere con il film omonimo di Blake Edwards con Willis e la Basinger, il film racconta di un giovane e bellissimo
non vedente, di famiglia italo-americana, che convive con il proprio
handicap con orgogliosa indipendenza. Mentre
il fratello (sua è la minacciosa miglior battuta del film: “E non dire niente contro Tony Soprano!”) gli organizza
appuntamenti letteralmente “al buio”, con esiti grotteschi e fallimentari, due eventi arrivano a turbare la vita di Danny:
la possibilità di un’operazione che dovrebbe almeno parzialmente restituirgli la vista e l’innamoramento, ricambiato, per
una giovane che lavora nel centro oculistico. Poiché questa è di origine indiana e promessa sposa di un compaesano, si
prevedono ovvie complicazioni prima del lieto fine. Ma le situazioni autenticamente divertenti latitano, la linea romantica
è prevedibile, e tutto lo sfondo (le famiglie etniche, i medici, le ragazze agli appuntamenti) è trattato
macchiettisticamente. E qualche buon sentimento non basta a fare un buon film.
DAZEROADIECI: 5
MAURO CARON