“C’è stata o non c’è stata?” si chiede il titolo originale del film. Un conduttore di una dimessa emittente televisiva
rumena dedica una puntata del suo
talk show per scoprire se sia stata oppure no una sollevazione popolare a
rovesciare nell’89 il regime di Ceasescu e per questo invita in studio due sedicenti rivoltosi. Tutto sta a verificare
cosa è successo e chi era in piazza quella manciata di minuti prima che le televisioni dessero la notizia della caduta del
dittatore. Chi ha lottato per la libertà e chi ha messo il naso fuori di casa solo dopo essere ben sicuro di non correre
rischi?
A Est di Bucarest è un film da camera, in buona parte girato all’interno del piccolo studio televisivo, con
la camera di fronte ai tre protagonisti, e realizzato con mezzi poverissimi. Ma a dispetto di queste condizioni poco
invitanti, è un film riuscito (Camera d’Or a Cannes 2006), sia nel rendere il ritratto amaro di una società resa pavida ed
opportunista da decenni di subalternità al regime, sia nell’inventarsi un imprevedibile ed irresistibile stile umoristico
originale. Gli attori sono talmente bravi che ci si dimentica lo siano.
MAURO CARON