Titolo originale: World trade center Regia: Oliver Stone Sceneggiatura: Andrea Berloff Montaggio: David Brenner, Julie Monroe Musica: Craig Armstrong Fotografia: Seamus McGarvey Interpreti principali: Nicolas Cage, Michael Pena, Jay Hernandez, Maria Bello, Maggie Gyllenhaal Origine : Usa, 2006 Durata: 125'
L'11 settembre raccontato attraverso le vicende di due poliziotti sopravvissuti, John McLoughlin (NIcolas Cage) e Will
Jimeno (Michael Pena). Stone torna a parlare di amore, patria e fede e lo fa sfruttando l'evento/tragedia che ha cambiato
il mondo contemporaneo, l'attentato al World Trade Center, simbolo dell'America, anima di New York. Non č solo un film
catastrofico e non č solo un film sull'America che soffre e spera. E' anche qualcosa in pių. Stone dedica una serie
ripetuta, emozionante, claustrofobica di primi piani ai sepolti vivi, rendendo il senso di angoscia e rinascita, suggerendo
quasi che alla base di tutto, all'inizio di tutto, persiste questa trilogia: homeland, family and god. I corpi estratti
dalle macerie come se riesumati tornano ad essere il simbolo di qualcosa e soprattutto di qualcuno che vuole andare avanti
e oltre i detriti della storia. Stone racconta a suo modo la sua patria e i suoi uomini, concedendosi pure qualche virata
kitch (come la visione, confermata da Jimeno, di Gesų), realizzando sequenze rarefatte di straziante, inconsapevole e
bruciante attesa (come durante l'impatto tra l'areo e la torre, quando il mondo sembra, appunto, fermarsi). Completamente
antispettacolare e, in questo caso, si tratta di un pregio. Anche quando non si vede Bush che racconta la storia delle
caprette, anche quando l'interesse cala lentamente. Un film resistenziale sulla sopravvivenza. MATTEO MAZZA