Ricordate Dustin Hoffman che strappa Katharine Ross dall’altare e da un matrimonio infelice al termine de
Il laureato fuggendo con lei? Bene, poi torna dal marito, ha due figlie e muore prematuramente di cancro; la
figlia maggiore (Jennifer-“
Friends”-Aniston) scopre di essere l’erede delle “signore Robinson” protagoniste di un
romanzo e di un film scandalo e sospetta di essere la figlia non del marito di sua madre, ma di Dustin Hoffman che
invecchiando è diventato Kevin Costner. Lo spunto meta-post-cinematografico potrebbe essere divertente, ma si brucia quasi
completamente nel prologo sbrigativamente consumato dalla voce narrante della protagonista. A Reiner, autore di una delle
commedie cult dell’ultimo ventennio,
Harry ti presento Sally, stavolta manca lo smalto per rendere brillante
l’opacità dello sviluppo narrativo, e la capacità di convincere un cast potenzialmente interessante. In comune con
Elizabethtown, Vizi di famiglia lascia in bocca un retrogusto funereo; personalmente miss Robinson avrei
preferito ricordarla da viva, e queste nuove commedie americane più che metacinema sembrano essere post-cinema, dove il
prefisso “post” ha lo stesso senso che in “post-mortem”.
MAURO CARON