Regia: Sabina Guzzanti Sceneggiatura: Sabina Guzzanti Fotografia: Paolo Santolini Montaggio: Clelio Benevento Musica: Riccardo Giagni, Maurizio Rizzuto Interpreti principali: Sabina Guzzanti, Dario Fo, Daniele Luttazzi, Paolo Rossi, Enzo Biagi, Beppe Grillo, Michele Santoro Produzione: Studio Uno, Sciocco produzioni Distribuzione: Lucky Red Origine : Italia, 2005 Durata: 80'
Colore
La Guzzanti in giro per l’Italia e per l’Europa a capire perché da noi RaiOt è stato bandito dalle televisioni del reame, e
che altrove non sarebbe successo. Imita S.M. Berlusconi, intervista satiri italiani e stranieri, orridi vassalli
parlamentari (in mezzo ai comici protagonisti, spetta a loro la palma della comicità più esilarante – e più nauseante),
s’interroga, s’arrabbatta, s’arrabbia, s’organizza (proseguendo la riot fuori dalla Rai); finge di voler capire anche se
– come noi tutti – ha già capito tutto benissimo. Ma nell’Italia in cui ci tocca vivere (speriamo per non molto ancora)
vedere la Guzzanti che fa un film sulla censura alla Guzzanti sembra quasi un esercizio autocelebrativo,
un’autosopravvalutazione. C’è un programma satirico in meno, ma intorno ci sono giornalisti imbavagliati, editori
minacciati, magistrati disarmati, costituzioni smantellate, e chi più ne ha più ne metta. La vicenda Guzzanti è una goccia
in un mare puteolente: di Viva Zapatero ce ne vorrebbe una serie, una saga: il signore degli anelli, al confronto, una
bazzecola. MAURO CARON
A partire dall'ostracismo televisivo di Raiot, una lucida e serrata inchiesta-condanna sulla "repressione culturale" del
governo Berlusconi, tra gli ultimi classificati del ranking internazionale in fatto libertà di espressione. Mordace e
spietata, Sabina Guzzanti evita le trappole demagogiche e un po' narcististiche che ultimamente affliggono i pamphlets di
Michael Moore, e con un montaggio serratissimo inchioda potere e opposizione alle loro responsabilità. Tra lo sguardo
incredulo dei comici stranieri e l'esperienza drammatica dei protagonisti di casa nostra (Ferruccio De Bortoli, Furio
Colombo, Enzo Biagi, Marco Travaglio, Beppe Grillo, Dario Fo, Daniele Luttazzi, Paolo Rossi…), una satira impietosa che
fa passare la voglia di sorridere. Nonostante alcuni irresistibili siparietti (Marcorè che imita Gasparri su tutti). MASSIMO ZANICHELLI