C’è ancora qualcosa da dire su sesso e città dopo Sex and the city? Non sembrerebbe guardando il film di Bart Freundlich sui
problemi sessual - sentimentali di due coppie newyorkesi che tenta di fare una versione aggiornata di Manhattan di Woody
Allen. Il film vorrebbe essere una commedia scorretta tutta sesso e doppie sensi sull’incomunicabilità fra uomini e donne,
ma se l’inizio sembra mantenere le promesse con qualche caduta nella volgarità, lo zuccheroso finale alla “volemose bene”
fa naufragare il tutto. La visione del regista sembra inoltre ricalcare tutti gli stereotipi riguardanti le due meta del
cielo: così gli uomini sono degli assatanati che pensano solo a fare sesso, mentre le donne sono delle frigide schizzate.
È triste constatare come dopo anni di onorata carriera televisiva David Duchovny non riesca a trovare un migliore sbocco
nel mondo del cinema, mentre Julianne Moore, da star del cinema impegnato americano, si faccia sempre più coinvolgere in
film sconclusionati, quasi a dover pagare lo scotto per la sua popolarità.
DONATA SALA