Prendete la chiave e riaprite lo scrigno del vostro 2006 cinematografico. Apritevi all'immaginazione e provate ad immergervi
nuovamente in un anno lungo dodici mesi e oltre 350 titoli. Prendeteli in mano tutti, come fossero granelli di sabbia che
scivolano lentamente e cadono per terra. Uno dietro l'altro. Guardate e riguardate in dietro per proiettarvi avanti con le
idee.
Guardando nello scrigno ci si potrebbe accorgere che il cinema ha spesso voluto confermare una tesi significativa: l'uomo è
in trappola, vive, reagisce, lotta, spera e a costo di sopravvivere, cancella l'altro, lo azzera, lo annienta, lo taglia.
Lo scrigno contiene cinema che ha riciclato spesso e volentieri questa temibile e profetica idea dell'uomo e della società.
Come in
Match Point di Woody Allen dove il delitto senza castigo appariva sempre più come una convincente e
sarcastica critica alla società amorale attuale, nella quale l'individualismo è l'unica forma di salvezza. La fortuna va
aiutata e pure l'immagine-ricchezza va mantenuta con qualsiasi mezzo e senza timore di giudizi legali e divini, al massimo
autoreferenziali. Costa Gravas condivideva a pieno questa moderna idea in
Cacciatore di teste, un vero e proprio
esempio di "taglio del personale, delle carriere e dell'uomo". Uomini sporchi o che si sono sporcati per necessità, uomini
che hanno riciclato la sporcizia e l'hanno trasformata in virtù. Uomini persi che si sono ritrovati, uomini disonesti che
hanno vinto e schiacciato uomini onesti. Era questo il paradigma di Paolo Sorrentino, che mentre cercava di raccontare
un'altra forma solitaria, un'altra sofferenza amorosa, un'altra figura estrema, teorizzava l'assurdo con
L'amico di
famiglia e l'agghiacciante personaggio di Geremia. Il cinismo autoreferenziale sposa anche la teoria della difesa
della specie, come ricordava Rubini in
La terra, anche se con qualche sfumatura troppo idealizzata. Oppure il
cinismo è la forma più concreta e necessaria per fingere e andare oltre, per vincere e avere successo, in conformità alle
regole del Diodenaro e del Diosuccesso, come ricordava, ancora una volta, Scorsese in
The Departed, sottoscrivendo
pure un profilo del bene e del male tutt'altro che monocolore. Non si vendevano a poche lire i protagonisti di
Nuovomondo di Emanuele Crialese, ma pure loro si mettevano in gioco e in mano ad altri uomini e altri destini. Un
riciclaggio destianto a diventare futuro e speranza, sacrificio e rinuncia. Taglio netto e inesorabile come quello fatto
dal protagonista di
L'amore sospetto di Emmanuel Carrere, finito nel baratro dell'ignoto e dell'ambiguo, dove
tutto sembra e nulla appare come sembra, dove l'uomo non ha più certezze e deve affidarsi a qualcosa di sconosciuto e
nascosto. Cine-cinismo formato vendetta quello realizzato da Park chan-Wook in
Lady Vendetta pronto a sconvolgere
per la freddezza di immagini livide e gocce di sangue anemiche, pronto a schiantare in faccia un'unica verità: l'uomo è un
individuo, la donna un altro. Come del resto sapevano bene Sofia Coppola e Pedro Almodovar che ossessionati, ammaliati e,
forse, perseguitati da donne in costume o vestiti scollati, hanno messo in scena con
Marie Antoniette e
Volver due volti di donna in ricerca e in lotta, sempre e comunque vive senza la presenza dell'uomo, o almeno, una
presenza significativa. Tagli netti e decisi, chirurgiche deviazioni e ciniche proiezioni. Intanto il futuro si appanna
sempre più, come dimostrava
Children of men di Alfonso Cuaron, apocalitticamente devastato e in mano (guarda caso)
alle virtù di un solo uomo. Futuro e presente, ma anche il passato viene coinvolto. Come confermava Christopher Nolan con
la sfida illusoria dei maghi di
The prestige. Un dualismo, una battaglia all'ultima magia. Un'altra metafora
sull'uomo e forse, del suo ambiente, fatto appunto di specchi, riflessi e illusioni.
Appare sempre più evidente che in questa nuova e cinica dimensione, il cinema trascina con sè lo spettatore in
considerazioni e utopie, e costringe l'occhio a ridare senso e ordine ai propri valori, alle proprie priorità, ai propri
sogni. Storie di ordinario cinismo e follia. Pezzi di vite solitarie e nascoste nell'ombra. Pochi dettagli raccontano
l'amore. Pochi si soffermano sulla relazione. Ma qui, forse, qualche altro scrigno darà risposte più convincenti. Intanto,
a questo, ci ha pensato Resnais, e il battito dei suoi
Cuori si sente rimbombare in tutto lo scrigno del 2006.
Come l'anno scorso Fuorischermo propone il suo bilancio, che come l'anno scorso, non presenta un unico vincitore. Ogni
"fuori di schermo" ha espresso il proprio giudizio, citando i film che più gli hanno stimolato lo sguardo, la visione, le
emozioni o semplicemente gli hanno detto qualcosa. Il nostro 2006 è questo. Il vostro qual'è stato?
Questi sono i tre film che hanno ricevuto più segnalazioni::
VOLVER, di Pedro Almodovar
NUOVOMONDO, di Emanuele Crialese
MATCH POINT, di Woody Allen
Ecco come hanno votato i "Fuoridischermo" quest'anno::
MASSIMO ZANICHELLI (in ordine quasi sparso)
L'AMORE SOSPETTO, di E. Carrere
NUOVOMONDO, di Emanuele Crialese
THE DEPARTED - IL BENE E IL MALE, di Martin Scorsese
BABEL, di Alejandro Gonzales Inarritu
MIAMI VICE, di Michael Mann
SYRIANA, di Stephen Gaghan
THE PRESTIGE, di Christopher Nolan
L'AMICO DI FAMIGLIA, di Paolo Sorrentino
CACCIATORE DI TESTE, di Costa Gravas
LADY IN THE WATER, di M. Night Shyalaman
GIANLUCA CASADEI (in ordine sparso)
CUORI, di Alain Resnais
L’AMICO DI FAMIGLIA, di Paolo Sorrentino
IL VENTO CHE ACCAREZZA L'ERBA, di Ken Loach
NUOVOMONDO, di Emanuele Crialese
VOLVER, di Pedro Almodovar
LA VITA SEGRETA DELLE PAROLE, di Isabelle Coixet
LE TRE SEPOLTURE, di Tommy Lee Jones
I MAGI RANDAGI, di Sergio Citti
BROKEBACK MOUNTAIN, di Ang Lee
THE NEW WORLD, di Terence Mallick
MATTEO MAZZA
VOLVER, di Pedro Almodovar
THE PRESTIGE, di Christopher Nolan
MATCH POINT, di Woody Allen
MARIE ANTONIETTE, di Sofia Coppola
THE DEPARTED, di Martin Scorsese
NUOVOMONDO, di Emanuele Crialese
IL CALAMARO E LA BALENA, di Noah Baumbach
CUORI, di Alain Resnais
MUNICH, di Steven Spielberg
BROKEBACK MOUNTAIN, di Ang Lee
MAURO CARON (in ordine alfabetico)
ANCHE LIBERO VA BENE di Kim Rossi Stuart
IL DIAMANTE BIANCO di Werner Herzog
FACTOTUM di Bent Hamer
INSIDE MAN di Spike Lee
LITTLE MISS SUNSHINE di Johnathan Dayton
MATCH POINT di Woody Allen
MOOLADE di Sembene Ousmane
IL VENTO CHE ACCAREZZA L'ERBA di Ken Loach
VOLVER di Pedro Almodovar
WALLACE & GROMIT E LA MALEDIZIONE DEL CONIGLIO MANNARO di Nick Park e Steve Box
menzioni speciali: CUORI, BABEL, THE DEPARTED, IL CAIMANO
SILVIA GROSSI
VOLVER, di Pedro Almodovar
MARIE ANTONIETTE, di Sofia Coppola
L'ERA GLACIALE 2, di Carlos Saldanha
IL CAIMANO, di Nanni Moretti
V PER VENDETTA, di James Mc Teigue
IL DIAVOLO VESTE PRADA, di David Frankel
CROSSING THE BRIDGE, di Fatih Akin
LA VITA SEGRETA DELLE PAROLE, di Isabelle Coixet
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO, di Joe Wright
THE CONSTANT GARDENER, di Fernando Meirelles
DONATA SALA
VOLVER, di Pedro Almodovar
MIAMI VICE, di Michael Mann
MARIE ANTONIETTE, di Sofia Coppola
LE TRE SEPOLTURE, di Tommy Lee Jones
INSIDE MAN, di Spike Lee
BABEL, di Alejandro Gonzales Inarritu
IL VENTO CHE ACCAREZZA L'ERBA, di Ken Loach
LADY VENDETTA, di Park chan-Wook
LADY HENDERSON PRESENTA, di Stephen Frears
CAPPUCCETTO ROSSO E GLI INSOLITI SOSPETTI, di Cory Edwards, Tedd Edwards, Tony Leech
BARBARA ARONICA
NUOVOMONDO, di Emanuele Crialese
THE PRESTIGE, di Christopher Nolan
MATCH POINT, di Woody Allen
VOLVER, di Pedro Almodovar
L’AMICO DI FAMIGLIA, di Paolo Sorrentino
CUORI, di Alain Resnais
BABEL, di Alejandro Gonzales Inarritu
THANK YOU FOR SMOKING, di Jason Reitman
L’AMORE SOSPETTO, di E. Carrère
MARIE ANTONIETTE, di Sofia Coppola
ELENA CATANIA
MATCH POINT, di Woody Allen
NUOVOMONDO, di Emanuele Crialese
SCOOP, di Woody Allen
LA SCONOSCIUTA, di Giuseppe Tornatore
CARS, di John Lasseter
A GOOD YEAR, di Ridley Scott
IL DIAVOLO VESTE PRADA, David Frenkel
L'IMBROGLIO, di Lasse Hallstrom
THANK YOU FOR SMOKING, di Jason Reitman
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO, di Joe Wright
ANNA E DAVIDE TONET
VOLVER, di Pedro Almodovar
IL DIAVOLO VESTE PRADA, David Frenkel
TI VA DI BALLARE di Liz Friedlander
BROKEBACK MOUNTAIN, di Ang Lee
LITTLE MISS SUNSHINE, di Johnathan Dayton
IL GRANDE SILENZIO, di Philip Groning
IL CAIMANO, di Nanni Moretti
UNITED 93, di Paul Greengras
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO, di Joe Wright
L'ERA GLACIALE 2, di Carlos Saldanha
ISABELLA ARAGONA
THE DEPARTED, di Martin Scorsese
LE TRE SEPOLTURE, di Tommy Lee Jones
ANCHE LIBERO VA BENE, di Kim Rossi Stuart
RADIO AMERICA, di Robert Altman
LA GUERRA DI MARIO, di Roberto D'Alo
VOLVER, di Pedro Almodovar
MATCH POINT, di Woody Allen
THE QUEEN, di Stephen Frears
CUORI, di Alain Resnais
IL CANE GIALLO DELLA MONGOLIA, di Byambasuren Davaa
SAMUELE TRAMONTANO
MATCH POINT, di Woody Allen
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO, di Joe Wright
NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI, di Fausto Brizzi
V PER VENDETTA, di James Mc Teigue
SLEVIN di Paul McGuigan
PIRATI DEI CARAIBI 2 di Gore Verbinski
NUOVOMONDO, di Emanuele Crialese
SCOOP, di Woody Allen
THE DEPARTED, di Martin Scorsese
A GOOD YEAR, di Ridley Scott
MANUEL GIACOMINI
LA VITA SEGRETA DELLE PAROLE, di Isabelle Coixet
NUOVOMONDO, di Emanuele Crialese
MARIE ANTONIETTE, di Sofia Coppola
MATCH POINT, di Woody Allen
IL VENTO CHE ACCAREZZA L'ERBA, di Ken Loach
CACCIATORE DI TESTE, di Costa Gravas
IL CAIMANO, di Nanni Moretti
THE QUEEN, di Stephen Frears
LADY HENDERSON PRESENTA, di Stephen Frears
LA GUERRA DI MARIO, di Antonio Capuano