La storia di un ragazzo padre, vedovo e dermatologo, che è circondato da amici/colleghi simpatici che cercano di distrarlo/aiutarlo con pastasciutta al sugo e Silent Hill alla Playstation, che è inseguito da una coetanea, una vecchia conoscenza che rivanga il passato e parla sempre del suo ex ragazzo - una storia finita male – ma a lui, di questa, non gliene frega niente, che è voluto bene da tutti ma tutti lo compatiscono un po’ e lui, questo, proprio non lo sopporta. Poi un giorno, finalmente (benedetto giorno!), incontra lei che è di un’altra categoria, che lo aiuta con la bambina, che lo guarda nella testa (ma gli parla al cuore), che corre insieme a lui, che, sì insomma, lei poi è proprio una ventata di freschezza in una vita che sta andando un po’ a rotoli, perché il peso che lui si porta dietro e dentro è davvero insostenibile. Dirige con destrezza Luca Lucini, che dopo i due film scamarciocentrici (
Tre metri sopra il cielo e L'uomo perfetto) e la commedia pop (
Amore, bugie e calcetto) sceglie un taglio più drammatico, senza rinunciare al gusto della battuta per sdrammatizzare, appunto. Al centro della vicenda due attori come Luca Argentero e Diane Fleri, che sembrano azzeccati per la mission.
Solo un padre cresce così progressivamente e simultaneamente ai sentimenti, non abbandona mai il melò e sfiora di continuo la commedia. Fortunatamente e con sobrietà.
DAZEROADIECI:: 6,5
MATTEO MAZZA