FUORISCHERMO

 

SOLO DUE ORE
FLYER
Titolo originale: Sixteen Blocks
Regia: Richard Donner
Sceneggiatura: Richard Wenk
Montaggio: Steve Mirkovich
Musica: Klaus Badelt
Fotografia: Glen MacPherson
Interpreti principali: Bruce Willis, Mos Def, David Morse, Nick Alachiotis, Brian Andersson, Robert Bizik, Cylk Cozart, Heather Dawn
Origine : Usa, 2006
Durata: 105'
Colore





FLYER Solo due ore gioca a levare: prende Richerd-Arma-letale-Donner e gli toglie le buffonerie alla Mel Gibson; prende un nero ciarliero e gli leva Eddie-Un-poliziotto-a-Beverly-Hills-Murphy; prende il thriller urbano e riduce al minimo l’inseguimento sfascia-carrozze; prende il film di complotto alla Tre-giorni-del-condor e gli leva il cotè femminile-sentimentale; prende il bus assediato alla Clint Eastwood ma gli toglie l’alone epico; prende le sparatorie-action ma riduce ad un paio il numero dei cadaveri; prende Bruce Willis e gli leva non solo il torso nudo o la canottiera, ma – ed è la vera novità - soprattutto l’ironia e l’autoironia che hanno dato tanto fascino ai suoi personaggi. Il poliziotto protagonista è stanco, deluso, ce l’ha con se stesso, beve troppo; è vero che quando serve la sua mira è ottima e la sua astuzia è ancora in grado di mettere in scacco gli avversari, ma quando il cattivo Frank lo sfotte decisamente gli manca la risposta pronta. Quello che rimane è un thriller urbano stile anni ’70, pre-postmoderno, che aspira ad una purezza secca, sporca ma non contaminata. Finale troppo accomodante, ma il film funziona
MAURO CARONMAURO CARON