FUORISCHERMO

 

RATATOUILLE
FLYER
Titolo originale: Ratatouille
Regia: Brad Bird, Jan Pinkava
Sceneggiatura: Brad Bird
Montaggio: Darren T. Holmes
Musica: Michael Giacchino
Fotografia: Robert Anderson, Sharon Calahan
Interpreti principali:
Origine : USA 2007
Durata: 117'

FLYER Il ratto Remy è magro e pulito, non sopporta la spazzatura e adora i cibi raffinati, ha un olfatto fantastico e un’innata capacità di mescolare i sapori tra di loro. Separato dalla sua colonia, guidata dal padre che non riesce a capire le scelte del figlio, finisce nelle cucine del ristorante di un famoso Chef morto dopo una brutta critica. Qui stringe un’insolita amicizia con uno sguattero incapace e timido di nome Linguini: le capacità culinarie del topo e l’aspetto umanoide di Linguini li faranno diventare lo Chef più acclamato della città di Parigi.
Torna alla regia di un film Pixar, Brad Bird che aveva firmato il lungometraggio più adulto della consociata Disney, quel Gli incredibili che aveva vinto un Oscar e sdoganato finalmente anche l’animazione a stelle e strisce presso un pubblico più adulto. Anche in questo caso si punta a temi alti: i rapporti familiari, l’essere se stessi, la capacità di farcela con le proprie forze, tipica dell’imprenditoria americana del Self Made Man. Ma è soprattutto una storia di amicizia virile (?) fra due mondi in assoluto contrasto fra loro: uomini e topi, soprattutto all’interno di un mondo in cui i topi non sono certo ben visti: la cucina. Questo incontro/scontro fra due mondi tanto diversi provoca la maggior parte delle situazioni comiche, ma anche grandi tenerezze, visto che i due non si comprendono appieno, ma hanno la stessa sensibilità.
Nel complesso un film davvero delizioso.
(Vorrei sottolineare che questa è una prima visione e che vorrei/dovrei rivedere il film alla sua uscita, in quanto disturbata durante la proiezione dal bambino vicino a me che piangeva continuamente alla vista del topo in pericolo, cosa che ha trasmesso angoscia anche a me e non mi ha permesso di rilassarmi a sufficienza per godere appieno del film. Quindi il giudizio potrà subire variazioni dopo la prossima visione.)
DAZEROADIECI:: 8
DONATA SALADONATA SALA


FLYER Come in Cars – Motori ruggenti, anche in Ratatouille si assiste alla celebrazione della qualità della vita. Sempre più coraggiosamente le produzioni Pixar sembrano puntare ad una qualità dello sguardo, ad una ricerca del gusto dell’immagine, senza temere, appunto, le reazioni dei piccoli spettatori a cui sono destinate le loro opere. Proprio grazie a questa ampiezza di vedute, e cioè a questa pluralità di sguardi, i film Pixar sono degustati anche dai grandi, che paradossalmente spingono sempre più coscientemente i propri figli al cinema. La storiella del topolino destinato a diventare ‘altro’ funziona da sfondo per raccontare i grandi temi della vita come l’importanza della famiglia, dell’amore, dell’unione dell’amicizia e soprattutto dei desideri, vera chiave di tutto il film. E’ vero che tutti possono cucinare, ci dice l’angelo custode nonché chef Goustou, ma è anche vero che per farlo serve il talento, che è diverso per chiunque. Ratatouille è anche un esempio di cambio di prospettiva della vita. Sembra suggerire, ma anche Cars lo faceva e pure Gli incredibili, che la felicità si può trovare dentro se stessi, rimanendo se stessi e diventando se stessi. Un film che rasserena.
DAZEROADIECI:: 8
MATTEO MAZZAMATTEO MAZZA