FUORISCHERMO

 

PRIVATE
FLYER
Regia:Saverio Costanzo
Sceneggiatura: Sayed Qashua, Camilla Costanzo, Saverio Costanzo
Fotografia: Gigi Martinucci
Montaggio: Francesca Calvelli
Musica: Alter Ego
Interpreti principali: Mohammad Bacri, Lior Miller, Tomer Russo, Arin Omary, Hend Ayoub, Areen Masharaw
Origine : Italia, 2004
Durata: 90'
Colore






FLYER E’ un’ottima notizia (e speriamo che porti qualche spettatore in più rispetto a quanti l’hanno visto sinora) quella che Private (già premiato a Locarno 2004) rappresenterà l’Italia alla corsa agli Oscar, perché Private è il miglior film italiano dell’ultima stagione. Benché la storia che racconta (Costanzo ha girato a Riace in Calabria con attori di diversa nazionalità) non sia una storia italiana. Il film entra infatti nel cuore della questione israelo-palestinese con un thriller della realtà forte, intelligente ed emozionante. La metafora centrale (una casa privata dove vive una famiglia palestinese occupata da una pattuglia militare israeliana e costretta ad un’assurda e pericolosa convivenza) e la paradigmaticità dei diversi atteggiamenti assunti dai membri della famiglia nei confronti dell’occupazione (dalla resistenza non-violenta e intransigente del padre alle voglie di fuga alle tentazioni di risposta violenta del figlio più grande alla fascinazione provata dalla figlia maggiore) si fondono alla perfezione in un racconto intenso e teso, nel quale l’utilizzo della camera a mano e di una fotografia sporca detiene un grado di necessità raramente riscontrato altrove. Due scene oniriche segnano gli estremi: un ragazzo che si sogna kamikaze, portatore di morte per sé e per gli altri; un uomo che sogna di potersi sedere ad un tavolo davanti al nemico, e di parlare con lui da uomo a uomo.
MAURO CARON