Ore 23.30
Terminato Crash di Paul Haggis, passati per uno speciale su Brokeback Mountain e uno dedicato al duello Meryl Streep-Hellen
Mirren, comincia La notte degli Oscar su Sky Cinema 1.
Spettacolo nello spettacolo. Dallo studio di Milano, guidato da Ilaria D’Amico con la presenza di Gianni Canova, Nicola
Savino, Alessia Ventura, si intrecciano collegamenti e interventi da Roma a Los Angeles con esperti e attori (più o meno
famosi) a completare una serata interamente di cinema e premi. Soprattutto caffè per restare svegli. Per stemperare la
tensione e ingannare l’attesa, la prima carta giocata dal team Sky è la promotion di Uno su Due di Eugenio Cappuccio con
Fabio Volo e Anita Caprioli in uscita il 2 marzo. Lo scorso anno toccò a Verdone e gli andò abbastanza bene al botteghino.
Comunque andrà a Cappuccio, Sky Cinema ha il merito di muovere un po’ le acque nel cinema italiano.
L’Italia è sul red carpet solo grazie ad Armani, a Muccino e a Morricone. In realtà il regista romano è andato ad Hollywood
incrociando le dita per Will Smith candidato come migliore attore. Il musicista compositore, invece, riceverà l’ambita
statuetta per l’enorme e straordinaria carriera. Lo stilista, mette in mostra la nuova collezione e organizza party glam.
Dei film neanche l’ombra. Eppure qualcosa di sano quest’anno s’era visto. Tipo Nuovomondo. Ah si, c'è anche la costumista
di Marie Antoniette, Milena Canonero.
Ore 00.04
Scorsese vince o non vince? Canova non è convinto. Eppure c’è aria di premio ringraziamento, o forse di ennesima
illusione/fregatura. Certo che suona strano: Scorsese non ha mai vinto un Oscar. Bizzarro. E’ l’anno dei messicani.
Inarritu, Cuaron, Del Toro sono gli indomiti cavalieri di un cinema nuovo che riflette nuovi generi e racconta nuove storie.
E’ l’anno di Borat, della sua irriverenza e strafottenza che qualcosa porterà a casa. O forse no. Primo caffè.
Ore 00.47
Muccino viene intervistato e il collegamento di Roma viene spezzato per l’occasione (in realtà a Roma, nella casa condotta
da Stefania Rocca, D’Alatri ammette di non aver visto Inland Empire e tutti si sono già rotti le scatole). Muccino appare
piuttosto euforico. Se fossi più sveglio direi che è piuttosto sbronzo o altro. Comunque. La notiziona è quella che tutti
aspettavano: il prossimo film di Muccino sarà molto romantico. Chi l’avrebbe mai detto. E mentre il regista romano,
emigrato negli Usa, racconta aneddoti più o meno irresistibili, la regia di Sky Cinema, in split screen, ci piazza un
quasi primo piano di Canova. Aria di duello? Facce da duellanti?
Ore 01.43
Il tempo passa ma per i premi è ancora presto. Inganno pure io l’attesa con due panozzi che provano a tenermi sveglio e
mentre Nicola Savino imita Ligabue e Fabio Volo mangia un mandarino, mi sorge una domanda: ma a che ora i premi? Citando
Savino, le divanate proseguiranno per molto? Parentesi. Sul divano di Milano si è aggiunta la Santarelli, ma fortunatamente
c’è Gassman che quando parla alza il livello. Perle di intelligenza e ricordi della carriera del padre che salvano il
divano di Milano. A Roma D’Alatri conferma l’idea dei suoi ultimi film: voler piacere a tutti. A Milano c’è pure lei,
l'attrice di James Bond, di cui ora mi sfugge il nome. Ecco si, Caterina Murino. Anche lei è piuttosto brillante. Brava.
In tv si scorge una punta d’Italia. Ah no, sono i colori della bandiera del Messico.
Ore 04.47
E' successo quello che non doveva succedere: mi sono addormentato. Caffè e panino non sono serviti.
La stanchezza/attesa/noia ha prevalso. Cerco di ristabilire i contatti con il mio corpo e riesco a recuperare vista e
udito in pochi minuti. Ho paura di essermi perso la creme de la creme, e invece no. I premi più importanti devono ancora
consegnarli. Faccio in tempo a capire che Al Gore ha vinto l'Oscar per il Miglior Documentario con Una scomoda verità e
poi arriva Eastwood che consegna l'Oscar alla carriera a Morricone. Brividi che fanno risvegliare dal torpore. Morricone è
emozionato e il suo discorso è semplice ma sincero. Piuttosto commovente tutto il siparietto, direi. Ma forse è perché mi
sono appena risvegliato.
Ore 05.03
Si ritorna in studio e la D'Amico ora ha meno ospiti. Oltre ai conduttori e a Canova, che è sempre lucido e preciso, è
rimasta pure Caterina che è davvero in gamba. Scopro che devono consegnare ancora l'Oscar agli attori/attrici, alla
sceneggiatura originale, al film e alla regia. Bene faccio in tempo a vedere tutto. La Mirren, come da pronostico, strappa
applausi e Withaker a seguire. Canova fa giustamente notare che la bravura dell'attore non è misurabile solo attraverso la
verosimiglianza con un personaggio realmente esistito. In effetti, sia lei che lui, interpretano una regina e un dittatore.
Poi Little Miss Sunshine vince un premio importantissimo come l'Oscar alla sceneggiatura e poi arriva il momento che tutti
aspettano. Quello di Scorsese. E appena si intravede chi è destinato a consegnare l'Oscar alla Regia (il trio
Coppola-Spielberg-Lucas), si intuisce che il vincitore sarà proprio lui. E infatti. Non solo. Mentre il buon vecchio
(non troppo) Martin festeggia dietro le quinte con i suoi mitici compagni d'avventura, arriva pure l'Oscar per il miglior
film a The Departed. Due in un colpo solo, che botto. Sorge un dubbio: è meglio non vincere e rimanere nella storia perché
non hai vinto e sei comunque grande, oppure vincere con un film che non è migliore di altri della tua carriera? In mezzo a
tutto ciò, il grande sconfitto resta Innarritu. il suo Babel porta a casa un solo Oscar (Miglior colonna sonora di Gustavo
Santoalla) su otto nomination.
Ore 06.30
Abbandono gli Oscar e i divani di Sky Cinema 1, saluti a tutti e buona "notte". Preso da delirio di sonnipotenza mi chiedo:
perché in Italia non... vabbè lasciamo perdere.
Tutti i premi
Miglior Film: The Departed
Miglior regia: Martin Scorsese
Miglior attore protagonista: Forest Whitaker (The Last King of Scotland)
Miglior attrice protagonista: Helen Mirren (The Queen)
Miglior attore non protagonista: Alan Arkin (Little Miss Sunshine)
Miglior attrice non protagonista: Jennifer Hudson (Dreamgirls)
Miglior sceneggiatura originale: Little Miss Sunshine
Miglior sceneggiatura non originale: The Departed
Miglior film d’animazione: Happy Feet
Miglior corto d’animazione: The Danish Poet
Miglior film straniero: The Lives of Others
Miglior documentario: Una scomoda verità
Miglior corto documentaristico: The Blood of Yingzhou District
Miglior fotografia: Il labirinto del fauno
Miglior montaggio: The Departed
Migliori costumi: Maria Antonietta
Scenografia: Il labirinto del fauno
Miglior colonna sonora: Babel
Miglior canzone: Inconvenient Truth, An (2006) - Melissa Etheridge - For the song "I Need To Wake Up".
Miglior trucco: Il labirinto del fauno
Miglior sonoro: Dreamgirls
Miglior montaggio effetti sonori: Letters from Iwo Jima
Migliori effetti visivi: Pirati dei Caraibi 2
Miglior cortometraggio dal vivo: West Bank Story
Oscar alla carriera: Ennio Morricone