Regia: Jared Hess Sceneggiatura: Jared Hess, Jerusha Hess Fotografia: Munn Powell Montaggio: Jeremy Coon Musica: John Swihart Interpreti principali: Jon Heder, Jon Gries, Efren Ramirez, Aaron Ruell, Diedrich Bader, Tina Majorino, Sandy Martin, Haylie Duff Origine : Usa, 2004 Durata: 82'
Colore
Il primo lungometraggio del giovane Jared Hess più che essere il ritratto goffo e surreale di una generazione, sa molto di
operazione commerciale studiata nei minimi dettagli, con tanto di guadagno in denaro ed effetto mitico. Ma Napoleon
Dynamite è una masturbazione estetica. Un gioco per niente appagante perché affoga in un’originalità finta e mediocre. E’
il tentativo furbo, poco brillante e poco riuscito di evocare le atmosfere da acido di Beavis & Butthead, i toni surreali e
i tessuti sociali di Wes Andersson o le geniali trovate di Jarmush. Non è coerente. Sempre sotto tono a causa di una
struttura troppo episodica e quindi troppo discontinua, il film di Hess fallisce anche nel tentativo di essere crudele e
vendicativo. Non è mai sopra le righe (e la dinamite non scoppia) perché questo è un tipo di grottesco da vetrina che ha
la presunzione di essere un rutto, una parolaccia, una loffa. Ma non ci riesce perché non puzza. Negli Usa ha incassato 45
milioni di dollari e ha vinto gli Mtv Awards (Mtv, guarda caso, co-produce). MATTEO MAZZA