Dopo aver visto Dustin Hoffam impegnarsi per rendere il nostro Natale più grande, ci si aspettava un grande momento kitsch. E invece ecco un film che riprende, con invero maggiore leggerezza, i temi de “La famiglia savane”: cioè dei giovani di fronte alla morte. Quando lo strambo Mister Margorium, proprietario di una magica bottega di giocattoli a New York, si accorge di aver consumato l’ultimo paio di scarpe, assume un contabile che quantifichi il lascito per la giovane assistente Molly Mahoney. Ma la ragazza rigetta con violenza la notizia, e non è l’unica. Anche il negozio si rifiuta di veder morire Margorium, e si veste a lutto. È un mondo di adulti bambini che affrontano con serenità la morte e di giovani che non riescono a diventare adulti. Ciò di cui Mahoney ha paura è la conseguenza che la morte di Margorium porta con sé: un assunzione di responsabilità, dover fronteggiare le paure e la sensazione di non sentirsi all’altezza. Saranno un bambino senza amici ma con la più grande collezione di capelli del mondo e un contabile senza fantasia a traghettare Mahoney fuori dal dolore e a riportare il negozio alla vita.
DAZEROADIECI:: 7,5
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