FUORISCHERMO

 

MOOLAADE'
FLYER
Titolo originale: Moolaadé
Regia: Ousmane Sembene
Sceneggiatura: Ousmane Sembene
Montaggio: Abdellatif Raïss
Musica:
Fotografia: Dominique Gentil
Interpreti principali: Fatoumata Coulibaly, Maimouna Hélène Diarra, Salimata Traoré, Dominique Zeïda, Aminata Dao
Origine : Senegal/Francia, 2004
Durata: 120'
Colore





FLYER Non succede tanto spesso (purtroppo) di potere gettare uno sguardo sul cinema africano, che pure produce opere impegnate ed interessanti. “Moolaadé” costituisce una splendida occasione. Il film, premiato nella sezione Un certain regard a Cannes 2004, è diretto da Sembene Ousmane, senegalese, ormai ottuagenario, attivo nel cinema dagli anni ’60 ed autore di Camp de Thiaroye che a sua volta nell’88 si aggiudicò il premio speciale della giuria a Venezia. Il titolo allude ad una sorta di diritto di asilo e protezione che la protagonista concede a quattro bambine (altre due si sono uccise) per evitare che vengano sottoposte al rito dell’escissione, cioè alla mutilazione della clitoride, pratica barbara che mira alla sottomissione della donna anche attraverso la privazione del piacere sessuale. La fermezza della protagonista dà origine ad una vera e propria sollevazione delle donne del villaggio, dopo che si è scatenata anche una “guerra delle radio”, che gli uomini tentano di eliminare per togliere alle donne qualsiasi fonte di informazione, di modernizzazione e di svago. Il racconto drammatico è condotto da Sembene con una mano felicissima, con un ritmo che sembra assecondare il graduale evolversi degli avvenimenti piuttosto che forzarli attraverso la loro spettacolarizzazione, e che non rinuncia a tocchi umoristici, consapevole che la condizione umana è una commistione di tragedia e di commedia.
MAURO CARONMAURO CARON