Chi è Michael Clayton? Cosa fa Michael Clayton? Cosa vede, cosa pensa e soprattutto cosa dice, Michael Clayton? Il nuovo
film “impegnato” di George Clooney (che nell’ultimo decennio si è ritagliato la sagoma di chi guadagna sia col Martini che
con i propri film indipendenti, insomma, un prodotto del sistema che raggira il sistema) è concentrato innanzitutto sulla
figura di Clayton, ex pubblico ministero, ora al servizio di un potente studio legale. Una figura misteriosa e ambigua, di
per sè molto cinematografica, a dirla alla Tarantino, Clooney qui prende spunto da Wolf di
Pulp Fiction, uno cioè
che sa cosa fare al momento giusto. Un film costruito pure sul tempo che scorre, la frenesia delle parole, il ritmo delle
azioni, il senso della giustizia e i confini della coscienza, ma che non riesce a scrollarsi di dosso la responsabilità di
dover sconvolgere a tutti i costi lo spettatore. Il colpo di scena finale ma annunciato, infatti, pare soffrire di questo
peso e più di tanto non sorprende. Ma Clooney salva il tutto con il suo inconfondibile stile.
DAZEROADIECI:: 6
MATTEO MAZZA