FUORISCHERMO

 

MARY
FLYER
Regia:Abel Ferrara
Sceneggiatura:Abel Ferrara,Simone Lageoles
Fotografia:Stefano Falivene
Montaggio: Patrizio Marone, Fabio Nunziata, Langdon Page, Julia Ruell
Musica:Francis Kuipers
Interpreti principali:Forest Whitaker, Matthew Modine, Juliette Binoche, Heather Graham, Stefania Rocca, Marion Cotillard, Ettore D'Alessandro, Kate Conner, Robert Fieldstreet, Cory Landis, Marco Leonardi, Mario Opinato, Suzie Pollard, Gabriella Wright
Origine :Italia - USA, 2005
Durata: 83'
Colore




FLYER Finite le riprese di This Is My Blood del regista indipendente Tony Childress (Matthew Modine), che v'interpreta la parte di Cristo, l'attrice Marie Palesi (Juliette Binoche), ossessionata dal personaggio di Maria Maddalena, si reca a Gerusalemme per un viaggio spirituale senza ritorno. Un anno dopo, a Manhattan, il giornalista Ted Younger (Forest Whitaker), la cui moglie (Heather Graham) è in procinto di partorire, sta girando un'inchiesta televisiva sulla figura di Gesù, mentre Tony affronta le polemiche alla vigilia dell'uscita del film. I loro destini s'intrecceranno fatalmente. Dal meno riconciliato e contraddittorio dei filmaker americani, un'elegiaca, tenebrosa e problematica partitura filmica a tre voci sul tema della colpa e dell'espiazione, che funziona per ellissi, sottintesi e suggestioni, e dove l'implosione delle azioni, dei sentimenti e delle metafore sembra sia sul punto di detonare da un momento all'altro. Eterodosso, potente e altamente espressivo. Premio speciale a Venezia.
MASSIMO ZANICHELLI


FLYER Ferrara ha da sempre frequentato (spesso insieme al suo fedele sceneggiatore St. John) un cinema catto-pulp, dove le chiese e i crocifissi si accompagnavano agli stupri e agli ammazzamenti. Ma non si trattava solo di una scelta superficiale di accostamenti provocatori o di un estetismo kitsch alla John Woo; che Ferrara stesse cercando di dirci o di trovare lui stesso qualcosa si era visto benissimo ad esempio con The Addiction, un nerissimo horror dove vampiri succhiasangue si ponevano serissimi interrogativi sul Male nella Storia. In Mary si parla della ricerca di Dio, in una storia triplicata con un’attrice che dopo essere stata la Maddalena in un film intraprende una ricerca del sacro; il conduttore di un talk-show televisivo a tema religioso che dialoga con Dio in un momento di crisi profonda; un regista che vede boicottato dagli integralisti cristiani il suo film su Gesù. La carne (o lo spirito) al fuoco sembra troppa, e il film si conclude con un nulla di fatto; quante sono le domande poste, tante le risposte che non si trovano, non solo al livello etico, che è comprensibile e forse inevitabile, ma anche a quello narrativo. Un film irrisolto.
MAURO CARON