Un ispettore di polizia (Luigi Lo Cascio), indagando sul brutale omicidio di una studentessa, entra nel sottobosco notturno
degli scambisti, finendo per mettere a rischio il suo equilibrio, la relazione con la sua
fiancée (Anna Mouglalis) e
i nervi dello spettatore. Il film di Roberta Torre vorrebbe essere avvolgente ma si avviluppa su se stesso, agogna di
essere un noir d'atmosfera ma è troppo confuso per coinvolgere. Gli attori sono perfetti complici: l'anemico Lo Cascio è la
(brutta) copia di altri suoi ruoli (e non si capisce perché la sua crisi cominci esattamente un secondo dopo la vista del
cadavere, o era forse qualche minuto prima?), la Mouglalis è infelicemente servita dal suo stesso doppiaggio e il cast di
contorno… è il cast di contorno dei caratteristi di casa nostra. A poco serve anche la plumbea fotografia di Daniele Ciprì.
A regista e interprete principale forse poteva giovare una visione preventiva di
Cruising della coppia William
Friedkin-Al Pacino.
MASSIMO ZANICHELLI