Il drammaturgo e romanziere francese Eric Emmanuel Schmitt (autore di
Monseur Ibrahim e i fiori del Corano) esordisce
alla regia con una commedia leggera ma intelligente, che celebra la figura del lettore e schernisce l’intellettuale
accecato dai pregiudizi sulla gente comune. La protagonista Odette Toulemonde è un’Amelie Poulain un po’ attempata che non
ha perso il sorriso nonostante la vita non le abbia riservato grandi soddisfazioni; estremamente ingenua e generosa,
sopporta amici stravaganti e sprigiona energia ed ottimismo, tanto da immaginare come vicino di casa un surreale Gesù. La
sua vita monotona è stravolta dall’incontro con l’uomo dei suoi sogni: Balthazar Balsan, scrittore di successo, ma infelice.
Una gradevole storia fuori dal comune, senza troppe pretese, autoironica e terapeutica, impreziosita dalle brillanti musiche
di Nicola Piovani, abile nel regalare colore e vivacità ad esilaranti siparietti naif ai limiti della realtà.
DAZEROADIECI: 7
VANESSA MERATI