Regia: Pupi Avati Sceneggiatura: Pupi Avati Fotografia: Pasquale Rachini Montaggio: Amedeo Salfa Musica: Riz Ortolani Interpreti principali: Antonio Albanese, Neri Marcoré, Katia Ricciarelli, Angela Luce, Marisa Merlini Origine : Italia, 2005 Durata: 103'
Colore
Avati persegue una sua poetica minoritaria e testarda, continuando a raccontare le sue amare elegie dai sottotoni pacati che
rischiano a volte di spegnere l’interesse nel racconto. Qui ritrova una giusta misura – tra umorismo e malinconia – che gli
era il più delle volte sfuggito nelle sue ultime prove, grazie anche ad un terzetto di interpreti che sembrano credere in
quello che fanno (il mediocre approfittatore di Marcorè, il matto di Albanese e soprattutto la sorprendente matura e
sommessa ma piacente signora della Ricciarelli), rinforzato dall’assist delle due zie pugliesi, e all’ambientazione d’epoca
che giustifica altri toni ed altre ingenuità. Ma un po’ più di nerbo e di coraggio non avrebbero guastato; per fare due
esempi, la visualizzazione dell’episodio raccontato all’inizio e alla fine avrebbe steso sul film un opportuno alone di
tragedia, che invece Avati tiene accuratamente ad evitare; ed imperdonabile è la rinuncia dell’uso del dialetto in un film
dove si propone l’incontro tra personaggi così caratterizzati per epoca e provenienza geografica. MAURO CARON