FUORISCHERMO

 

LA ROSA BIANCA
FLYER
Titolo originale:Sophie Scholl - Die letzten Tage
Regia:Marc Rothemund
Sceneggiatura:Fred Breinersdorfer
Montaggio:Hans Funck
Musica:Reinhold Heil, Johnny Klimek
Fotografia:Martin Langer
Interpreti principali: Julia Jentsch, Alexander Held, Fabian Hinrichs, Johanna Gastdorf
Origine :Germania, 2005
Durata: 117'
Colore





FLYER Una ragazza di 21 anni contro il Male assoluto incarnato dal nazismo. Unica donna a far parte del movimento di dissidenza studentesca della Rosa Bianca, Sophie Scholl insieme al fratello Hans viene incarcerata, condannata e giustiziata nel giro di pochissimi giorni per aver distribuito volantini antinazisti nella Germani del ’43, sconcertata dalla disfatta di Stalingrado che prelude al rovesciamento delle sorti della guerra. La piccola Sophie con la sua umana fragilità mantiene intatta fino alla fine la sua coerenza, la sua dignità, la sua fede nelle idee di libertà e di giustizia. L’apparato se ne sbarazza (in modo comunque meno sbrigativo di milioni di altre persone annichilite dal nazismo), ma qualcosa comincia a scricchiolare sia dentro che fuori di esso. Doveroso omaggio all’individuo che si oppone al male in nome della propria coscienza e della propria responsabilità, La rosa bianca racconta una storia che doveva essere raccontata, con una messa in scena sobria (mentre la colonna sonora suona qua e là retorica e prevedibile), che chiude la protagonista in ambienti via via più claustrofobici e mortiferi, sino all’oscurità totale, ma privilegiando (dalla prima all’ultima inquadratura visibile) i primi e primissimi piani del luminoso volto della protagonista (una nuova Giovanna d’Arco, citata cinematograficamente).
MAURO CARON