FUORISCHERMO

 

LA GUERRA DI MARIO
FLYER
Titolo originale: La guerra di Mario
Regia: Antonio Capuano
Sceneggiatura: Antonio Capuano
Montaggio: Giogiò Franchini
Musica: Pasquale Catalano
Fotografia: Luca Bigazzi
Interpreti principali: Valeria Golino, Marco Grieco, Andrea Renzi, Anita Caprioli, Rosaria De Ciccio, Antonio Pennarella, Valeria Sabel, Lucia Ragni, Imma Villa, Nunzio Gallo, Emanuele Annunziata
Origine : Italia, 2005
Durata: 100'
Colore




FLYER Il travaglio di un'adozione difficile, quella di Mario (Marco Grieco), nove anni vissuti con madre prostituta nei quartieri poveri e malfamati di Napoli, da parte di Giulia (Valeria Golino) e Sandro (Andrea Renzi), rispettabile coppia alto-borghese. Non manca di coraggio l'opera prima di Antonio Capuano, né di un certo rigore nello sguardo. Forse a flettere sono lo spessore e la profondità dei caratteri, mai compiutamente a fuoco, soprattutto nella figura di Mario, personaggio che non facilita l'identificazione dello spettatore, e i cui pensieri intrisi di sangue, che ricordano le esperienze dei baby-killer assurti tragicamente alla cronaca, rimbalzano sullo schermo senza una chiara sorgente narrativa (fatti? fantasie? futuro?). L'impressione, probabilmente voluta e inseguita, è quella del caos (delle istituzioni insufficienti, delle speranze frustate, dell'istinto irriducibile), che però rischia di portare con sé anche la struttura dell'opera, la quale - paradossalmente - sembra soffrire lo sguardo troppo distaccato e super partes del regista. Atmosfere pregnanti, riscaldate dalla fotografia mediterranea di Luca Bigazzi, che gioca di contrasto con il gelo del fato.
MASSIMO ZANICHELLIMASSIMO ZANICHELLI


FLYER Ancora uno sguardo sull’infanzia da parte dell’autore di Vito e gli altri e di Pianese Nunzio. Stavolta però in primo piano c’è Giulia (un’intensa, affannata Valeria Golino) e il suo disperato desiderio di maternità. Una bella professione (docente di storia dell’arte), un rapporto sentimentale promettente; una vita apparentemente appagata, ma tutto viene rimesso in gioco nel rapporto con Mario, il ragazzino che Giulia riceve in affido e che vorrebbe adottare, proveniente da una famiglia disastrata e da un ambiente culturale, sociale ed economico agli antipodi rispetto a quello dei suoi aspiranti genitori. L’ottimismo della volontà di Giulia costella il suo tentativo di conquistare l’amore di Mario di fallimenti ed errori, in un film razionale e pessimista, che racconta uno scacco d’amore contro un’apparentemente invincibile necessità socio-ambientale. Il racconto è efficace e nervoso, la storia non convenzionale; stride un po’ il tentativo forzato di assimilare il mondo di Mario a quello dei suoi coetanei costretti a combattere in sanguinose guerre nelle tenebre del Terzo Mondo.
MAURO CARONMAURO CARON