FUORISCHERMO

 

LA GUERRA DEI MONDI
FLYER
Titolo originale: The War of The World
Regia: Steven Spielberg
Sceneggiatura: Josh Friedman, David Koepp
Fotografia: Janusz Kaminski
Montaggio: Micheal Kahn
Musica: John Williams
Interpreti principali: Tom Cruise, Justin Chatwin, Dakota Fanning, Tim Robbins, Miranda Otto, David Alan Basche, James DuMont, Yul Vazquez, Daniel Franzese
Origine : Usa, 2005
Durata: 116'
Colore




FLYER Gli E.T. sono diventati cattivi e gli incontri ravvicinati sono diventati letali: è il mondo post-11.9, quando l’America, l’Occidente e il mondo si sentono minacciati da una distruttività senza regole, impossibile da comprendere e prevedere. Il film segue una traiettoria involutiva, che porta dalle grandi scene di massa tra cielo, terra e acqua fino alla tana buia in cui la lotta per la sopravvivenza si riduce ai minimi e più brutali termini, e non si rivolge nemmeno contro il nemico ma contro il vicino con cui si contende il residuo spazio vitale. La guerra dei mondi è un film formidabile. Lo è nel grande, soprattutto nella prima parte, quando tempeste di fulmini e terremoti annunciano l’epifania degli alieni, o nella scena del traghetto rovesciato nella notte dall’emersione di una macchina gigantesca, o ancora nei campi lunghissimi su una Terra abbuiata e coperta di sangue. La guerra dei mondi è anche un film mediocre, e lo è nel piccolo, nel seguire le vicende dei protagonisti, tra loffi battibecchi padre-figlio, auto che si mettono allegramente in moto e vanno anche dopo che un Boeing gli è praticamente caduto sopra, figli scomparsi nel nulla ma che poi resuscitano, tra un pianeta distrutto ma dove poi si torna tranquillamente a casa, per riunirsi a tutta la famiglia. Tanto che alla fine sembra questo l’incubo peggiore: aver visto tutto questo, e far finta che non sia successo nulla.
MAURO CARON