FUORISCHERMO

 

LA CENA PER FARLI CONOSCERE
INTERVISTA A FRANCESCA NERI

FRANCESCA NERI Chi è la Alma Kero che interpreta e che cosa le succede in scena?
E’ una donna non giovanissima, colta, elegante e raffinata che all’improvviso viene abbandonata dal suo compagno e si perde ritrovandosi ferita e spiazzata in una situazione che non si aspettava per reagire decentemente ed esorcizzare il dolore, in bilico tra un passato glorioso ed un futuro improbabile. A un certo punto viene invitata a cena da Ines, la maggiore delle tre sorelle Lanza, che ha avuto l’idea di presentarle suo padre sperando che tra i due nasca qualcosa di tenero ma lei si rivela instabile, spiazzante ed inaffidabile per qualsiasi progetto, lasciando tutti un pò allibiti.

Come si e’ trovata alle prese con un ruolo stravagante?
In effetti e’ un personaggio fuori dal mio standard, Pupi Avati mi ha stupito molto quando mi ha voluto incontrare per offrirmelo. Ho pensato che sarebbe stato un bel rischio e che sarebbe stato forse logico per lui andare sul sicuro rivolgendosi ad una caratterista per potesse enfatizzare meglio il tutto, ma devo dire che Pupi ha avuto un bel coraggio a propormelo (ed io ad accettare...), mi ha lusingato il fatto che mi avesse individuato come l’attrice giusta per quella parte così insolita e naturalmente mi faceva piacere l’idea di poter lavorare con un regista di talento come lui. Sul set una volta trovato il tono giusto ho cercato di seguire i suoi preziosi suggerimenti a non strafare e ad essere naturale evitando il rischio della macchietta che era in agguato e ho cercato di dare al mio personaggio una sua verità evitando di recitare con troppa enfasi una donna comunque lontana da quella che sono davvero.

Come si è trovata con i suoi colleghi sul set?
Conoscevo bene Diego Abatantuono, avevamo già lavorato nella commedia di Cristina Comencini Matrimoni e ancora una volta mi ci sono trovata in grande sintonia. La stessa cosa è avvenuta con le tre protagoniste, che affrontano ognuna tre modi diversi di essere attrici e di essere donne, con ognuna di loro ho legato molto “a pelle”, in particolare con Inès Sastre. E’ stata una bellissima occasione, divertente e gratificante, mi dispiace soltanto di essere rimasta sul set soltanto una settimana.