Alla fine, come spesso il recente cinema d’animazione ha voluto insegnare, l’importante è credere in sé stessi. Infatti Po, il panda pigro e ciccione chiamato a diventare un Maestro di Kung Fu, scopre la forza (e lo sforzo) dentro sé stesso, anzi sotto i chili di ciccia e pelliccia. La nuova creatura Dreamworks ha tutto per centrare gli obiettivi di marketing (in fondo si racconta la storia di un panda simpatico, un esemplare raro pure al cinema) e quelli cinematografici di intrattenimento e variazioni artistiche. A tal proposito sono interessanti l’incipit, gli inserti bidimensionali, i flashback e le scene dei duelli kung fu (su tutte quella del cibo con tanto di lotta con bastoncini per magiare). Ma è proprio a causa di alcuni fattori spettacolari che la tensione narrativa e la caratterizzazione di alcuni personaggi scricchiolano qua e là. Il film resta pandacentrico e questo rende merito soprattutto ai doppiatori (Jack Black in origine, Fabio Volo da noi). Comunque divertente.
DAZEROADIECI:: 7
MATTEO MAZZA