Techinè segue indubbiamente un percorso d’autore e ha temi prediletti, come la descrizione di situazioni di confine: che
sia geografico (tra Europa e Asia), temporale (tra passato e presente) o di identità (sessuale, famigliare, professionale).
Tutti i suoi personaggi sono tesi ed inquieti, perché non sono in una situazione di equilibro e lo stanno cercando. Ma non
basta la coerenza tematica a fare un bel film: e ne
I tempi che cambiano nella coralità delle storie non se ne trova una
che coinvolga (tanto meno quella con i due divi protagonisti, tra una Deneuve prosaica e distratta ed un Depardieu senile
bloccato ad un amore di gioventù) e Techinè non riesce ad imprimere respiro ed interesse alla narrazione, tra una
conduzione fiacca, falsi climax drammatici che non portano a nulla (vedi l’attacco dei cani o l’arresto per strada) e
tentativi di variare il ritmo con espedienti di regia davvero poco necessari.
MAURO CARON