FUORISCHERMO

 

IO SONO LEGGENDA
FLYER
Titolo originale: I Am Legend
Regia: Francis Lawrence
Sceneggiatura: Mark Protosevich, Akiva Goldsman dal romanzo di Richard Matehson
Montaggio: Wayne Wahrman
Musica: James Newton Howard
Fotografia: Andrew Lesnie
Interpreti principali: Will Smith, Alice Braga, Dash Mihok, Charlie Tahan, Salli Richardson, Willow Smith.
Origine : USA, 2007
Durata: 100'

FLYER Robert Neville è l’unico uomo sopravvissuto dopo una devastante epidemia. La sua vita, la sua avventura, la sua speranza, la sua solitudine, la sua ricerca sono le coordinate del film di Lawrence. Tratto dal romanzo di Richard Matheson del 1954, Io sono Leggenda è il terzo film ispirato al famoso racconto di fantascienza (Ubaldo Ragona nel'64 firmò L'ultimo uomo sulla terra, con protagonista Vincent Price e, più liberamente, Boris Sagal realizzò 1975, occhi bianchi sul pianeta Terra, con Charkon Heston). Sorprende lo sguardo di Will Smith, la sua tenacia di ricerca, il desiderio di essere ancora utile al mondo, la capacità di proiettarsi in un mondo metaforico e immaginario non molto lontano da quello nel quale viviamo. In fondo è un disaster movie, cerca di aprire gli occhi e ricorda di tenere le distanze dal buio delle tenebre. La missione dell’uomo è individuare quel buio e affrontarlo. Un finale più coraggioso avrebbe permesso al film di spiccare un volo ancora più alto. Ma, forse, è coerente con l’atteggiamento diffuso di chi si accontenta.
DAZEROADIECI:: 7,5
MATTEO MAZZAMATTEO MAZZA


FLYER L’ultima fatica di Francis Lawrence (Constantine) si mantiene fedele al romanzo di Richard Matheson per lo più solo nel titolo: evitando fastidiosi spoiler, si può dire che quest’adattamento è alleggerito nei toni narrativi e ha modificato il nemico da combattere, nonché il finale, introducendo una nota di speranza. Il rimando all’ horror 28 giorni dopo è inevitabile, ma qui l’accento è mirabilmente posto sul tormento, le ansie e le angosce dell’uomo costretto alla solitudine. Per la parte del cacciatore che vaga in un’inedita New York post apocalittica si era inizialmente pensato ad Arnold Schwarzenegger, gelido killer di Terminator. Ma questi probabilmente non avrebbe regalato la stessa intensità drammatica del carismatico Will Smith, che tra monologhi, impeti di rabbia e pazzia, regge sulle sue spalle ben tre quarti del film, valorizzandolo con convinzione, ma non abbastanza da nascondere la debole tenuta narrativa dell’insieme. Menzione speciale alla superba scenografia, arricchita negli interni addirittura da dipinti originali provenienti dal celebre MOMA di New York.
DAZEROADIECI: 7
VANESSA MERATIVANESSA MERATI