Si chiude un cerchio o forse se ne apre un altro con il quarto capitolo della saga di Indiana Jones firmata da Spielberg e
da tutta la sua combriccola. Diverte e appassiona alla maniera che il buon Steven e l’abile George (Lucas) negli anni hanno
trasformato in marchio di fabbrica, addirittura riscoprendo quel genere di attrazione per le famiglie tanto amato negli
anni ottanta e dai nostalgici di oggi. Un po’ di nostalgia, un pizzico di humor, tanta sana e finta azione in mezzo a
giungle, città e deserti, un mare di formiche rosse giganti, un’esplosione nucleare dentro ad un frigorifero e tante altre
sorprese. Peccato, tanto per rimanere nostalgici, che nell’epoca d’oro dei serial Spielberg non abbia provato a ributtarsi
a pieno regime su Indy o anche, peccato, che questo quarto capitolo non sia arrivato poco prima dei giorni nostri.
DAZEROADIECI:: 7,5
MATTEO MAZZA