FUORISCHERMO

 

IL CAVALIERE OSCURO
FLYER
Titolo originale: The Dark Knight
Regia: Christopher Nolan
Sceneggiatura: Jonathan e Christopher Nolan
Montaggio: Lee Smith
Musica: James Newton Howard, Hans Zimmer
Fotografia: Wally Pfister
Interpreti principali: Christian Bale, Heath Ledger, Gary Oldman, Michael Caine, Aaron Eckhart, Maggie Gyllenhaal, Morgan Freeman
Origine : Usa, 2008
Durata: 92'

FLYER Un nuovo nemico minaccia Gotham City: il Joker. Batman è pronto a combatterlo in nome della giustizia. Nolan è in grado di instaurare fin da subito un rapporto intimo e ristretto con ciascun personaggio strutturando il film in due parti distinte che si completano a vicenda: da una parte il cinema finto fatto di effetti speciali e inseguimenti (un modo di fare cinema sempre presente nei suoi film) dall’altra il cinema introspettivo fatto di effetti speciali veri, quelli che nascono dentro i personaggi, quelli che traducono le ossessioni, gli incubi, le paure in realtà. fin da subito, The Dark Knight si mostra per quello che vuole essere. Un film dannato e disperato, che si muove sulle contraddizioni dell’assurdo, sulle assurdità della cattiveria, sul rancore, l’invidia, il gusto della sfida, il senso del caso. The Dark Knight è la sfida tra Batman e Joker, ma, ancora di più è la sfida tra la ragione e l’istinto, il corpo marmoreo del senso del sacrificio e la crudele pazzia dell’emarginato che sbiascica e che ne sa, questa volta il paragone ci sta, una più del diavolo. È dentro il dubbio, la complessità dei contrasti e la coscienza dell’eroe che si instaurano le premesse del prossimo capitolo di una delle saghe cinematografiche più cupe e affascinanti di sempre: l’insostenibile pesantezza dell’essere doppio di Bruce Wayne/Batman. Un corpo, due maschere.
DAZEROADIECI:: 8
MATTEO MAZZAMATTEO MAZZA


FLYER Lampadari di cristallo vegliano, a casa Wayne, sulla “Gotham Bene” tra specchi e champagne: un ascensore, al piano della festa, spalanca porte scorrevoli; intaglia un ghigno insanguinato si aggira nella città del caos.
Ordine disordinato, giustizia e crimine, luci e ombre: Nolan comanda imperativamente, senza pietà per chi siede al buio, di percepire le esperienze narrate, violentando “sensi”, “ricordi”, “sogni”, per avanzare passo dopo passo, angosciati, ciechi verso un dubbio a due facce, un vicolo, forse, senza uscita. “Tu in cosa credi? ”.
Uno sguardo dall’alto svela una società di grattacieli, deviata, dove nel nero si creano nuovi mali illogici e corruzioni da eliminare per un eroe (“mostruoso?”) emarginato in lotta contro il caso, paladino di una giustizia (“ma cos’è giustizia?”).
Domande, fin da subito, senza risposta generano travaglio, mentre intorno da violenza nasce, senza fine, altra violenza, capovolgendo una moralità incenerita (un’autopompa in fiamme, soldi e benzina). Un brillante futuro metamorfizzato in duplice feccia non lascia speranze, perché “tutto brucia”, nelle mani di un pagliaccio danzante di follia: sulle labbra, per noi, rimane un sapore amaro di sangue, sparso a terra e asciugato da una lingua viscida e guizzante.
Tutto è complesso e il Caso può dominarci, ma, anche per Bruce, nonostante tutto, la fortuna esiste...i nostri sogni la creano.
DAZEROADIECI:: 8/9
ANDREA GUETTA