L'ennesimo tentativo di resuscitare un cult televisivo non trova nemmeno questa volta le giuste coordinate per divertire.
Soprattutto con la rianimazione-riformulazione del telefim
Hazzard, fenomeno televisivo degli anni '70, che vedeva i due
protagonisti, Bo e Luke, scorrazzare per le valli della contea di Hazzard, in Georgia. Il vero limite del film di Jay
Chandrasekhar, sceneggiato da John O'Brien (guarda caso lo stesso di
Starsky & Hutch), nasce dalla vicenda e si espande
sui personaggi. Che probabilmente indossano anche gli abiti giusti e dicono le stesse battute, ma che proprio per questo
sembrano la brutta copia degli originali. Clonati, impastati, finti. In certi casi addirittura non si tiene nemmeno conto
della caratterizzazione originale (Boss Hogg e lo sceriffo Rosco, ad esempio). Per il resto il film sfiora ogni tanto il
simpatico, senza mai raggiungere un livello medio di grazia e ironia. Gag mal riuscite, stereotipi sul razzismo gratuiti e
musiche poco avvincenti. Lontano anni luce dall'allegria e dal ritmo degli episodi del telefilm, che con molta più
semplicità e umorismo intrattenevano le mattinate estive in tv.
MATTEO MAZZA