Quando Hollywood si impossessa di un cult movie, soprattutto se di serie B e di un regista conosciuto come il re del trash,
non bisogna certo aspettarsi innovazione e voglia di provocare. Se poi a dirigere il remake di
Hairspray viene
chiamato il regista di commedie come
Il ritorno della scatenata dozzina, The pacifier, Un ciclone in casa, e Prima o poi
mi sposo, quella allegra commedia razzista sugli italiani con Jennifer Lopez, qualche dubbio legittimo inizia a
sorgere. In buona sostanza la storia della “piacevolmente grassottella” Tracy e del suo sogno di diventare ballerina in un
programma tv si svuota della cattiveria e della verve dell’originale. Anche se un target adolescenziale a cui il film fa
riferimento, non vengono risparmiati doppi sensi e battute a sfondo sessuale. Efficacissima Nikki Blonsky nel ruolo di
Tracy e il cast dei giovanissimi. Un po’ meno in parte gli adulti a cominciare da Travolta e Walken. Piacevole comunque
per chi ha visto l’originale di John Waters del 1988, che va assolutamente recuperato.
DAZEROADIECI:: 6
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