FUORISCHERMO

 

FUR - un ritratto immaginario
di Diane Arbus
FLYER
Titolo originale: Fur: An Imaginary Portrait of Diane Arbus
Regia: Steven Shainberg
Sceneggiatura: Erin Cressida Wilson
Montaggio: Keiko Deguchi, Kristina Boden
Musica: Carter Burwell
Fotografia: Bill Pope
Interpreti principali: Nicole Kidman, Robert Downey Jr., Ty Burrell, Harris Yulin, Jane Alexander, Emmy Clarke
Origine : Usa, 2006
Durata: 122' Colore
 

FLYER Già autore dell'interessante e spietato Secretary, Steven Shainberg firma la sua terza regia raccontando, a suo modo, cioè in maniera umoristica, drammatica e graffiante, alcuni frammenti della vita di Diane Arbus, fotografa americana contemporanea, morta nel 1971 e ossessionata da corpi estremi. La parabola artistica dalal Arbus contrassegnata dal gusto per il proibito e per il male, che l'avrebbe infine portata al suicidio, ha rappresentato un momento di profondo cambiamento per l'evoluzione dell'arte fotografica tanto nei codici linguistici della fotografia, quanto nella percezione comune della realtà. Col suo allontanarsi da ogni schema precostituito, la sua dedizione a scavare nel profondo dell'animo umano andando oltre le apparenze, Diane Arbus ha catturato con la sua arte malefica e affascinante, il limite e l'estremo, ottenendo una sintesi prospettica pronta per essere scagliata contro i tabù della società moderna. La Arbus è nel corpo della Kidman, mentre l'uomo più freak tra i freak è Robert Doweney Junior. Sheinberg compie un servizio a metà: stringe l'obiettivo sull'intensa passione amorosa tra la Arbus e Lionel (e il nome non è a caso) sviluppando troppo poco le frustazioni e i desideri della donna (che in Secretary erano la carta vincente). E' un racconto immaginario, si vede e si riesce a sentire. Peccato non sempre.
MATTEO MAZZAMATTEO MAZZA