Tratto da un saggio, e non da un romanzo, più precisamente dall’inchiesta di Eric Schlosser, boom editoriale del 2001 che, con più di un milione di copie vendute, puntò l’indice contro l’industria dei fast food negli Stati Uniti, il tredicesimo film di Linklater offre una variante al tema proposta da Morgan Spurlock con Super Size Me. Quello era un doc, questa è fiction, anche se la macchina a mano ricorda lo stile doc/inchiesta di Moore e altri. Abituato a cambiare generi e registri, Linklater appare subito intenzionato a guardare dentro gli uomini e le donne di cui racconta. Non solo quindi un atto d’accusa contro il sistema ma, più nel dettaglio, un inchiesta sulle conseguenze nei confronti dell’uomo. Anche se in alcuni casi si eccede in patetici ricatti e frasi di circostanza, la realtà è decisamente fotografata in maniera rispettosa. Un film da valorizzare, come hanno tenuto a precisare, con la loro presenza, le numerose stars che hanno partecipato: da Hethan Hawke a Bruce Willis, da Avril Lavigne a Patricia Arquette.
DAZEROADIECI:: 7
MATTEO MAZZA

Dopo Super Size Me di Morgan Spurlock, altro attacco frontale all’industria dell’hamburger che governa l’economia americana. Film di fiction girato come se fosse un documentario è un pugno nello stomaco e non lascia scampo, nè hai protagonisti intrappolati in una macchina che stritola nè lo spettatore che si trova avvinto dalle vicende narrate dal film. È quasi con sollievo che ci si alza dalla sedia alla fine. Basta solo non dimenticare cosa si è visto, e decidere di conseguenza.
DAZEROADIECI:: 7
DONATA SALA