Anno 2027. L'ultimo nato viene ucciso in un agguato e il mondo si dispera perché rischia l'estinzione. Theo (Clive Owen), viene rapito da Julian (Julienne Moore) per condurre una donna, in procinto di partorire, alla salvezza. Fantapolitica di nicchia. Cuaron è abile con la macchina da presa, fenomenali e interminabili certi piani-sequenza, e interpreta il romanzo di P.D.James ritraendo il mondo in una fase di ingrigimento esteriore e interiore molto convincente. A tratti sembra un videogioco, uno sparatutto di nuova generazione, ma nascosto si cela un messaggio di pace e speranza che vede protagonisti, ovviamente i giovani e i bambini. Cuaron rischia grosso ma sembra coerente a seguire la sua idea in tutto il film, ha il tono serio di chi denuncia, la ferocia di chi mostra gli orrori della guerra e l'ironia di chi prova a trovare una soluzione in mezzo al totale pessimismo (grazie ad uno strepitoso Michael Caine). Forse non sempre è necessario, ma è meno banale di quanto possa sembrare.
DAZEROADIECI: 7
MATTEO MAZZA