Regia: Mehdi Charef,Emir Kusturica,Spike Lee,Kátia Lund,Jordan Scott,Ridley Scott,Stefano Veneruso,John Woo Sceneggiatura:Mehdi Charef,Diego De Silva,Stribor Kusturica,Kátia Lund,Jordan Scott Montaggio:Robert A. Ferretti,Dayn Williams Fotografia:Vittorio Storaro,Jim Whitaker Musica:Ramin Djawadi Interpreti principali: Maria Grazia Cucinotta,David Thewlis,Kelly Macdonald,Peppe Lanzetta,Ernesto Mahieux Origine :Italia, 2005 Durata: 108'
Colore
Sette pezzi appuntiti. Sette cocci aguzzi di bottiglia. Sette lavori per un unico scopo: raccontare sette sorie di bambini.
Sette parti del mondo, lontane, irraggiungibili, ma tristemente vicine per degrado e povertà. Dall'Africa (Medhi Caref) al
Brasile (Katia Lund), da New York (Spike Lee) alla Gran Bretagna (Ridley Scott), dalla Cina (John Woo) all'Italia (Stefano
Veneruso), fino alla Serbia-Montenegro (Emir Kusturica). Sette impronte, ognuna col proprio inconfondibile stile. Sette
diversi sguardi. Qualcuno documenta (Lund), qualcun altro sintetizza i temi della sua vita (Spike Lee e Kusturica). Qualcuno
invece ricorda (Scott). L'impasto totale non è male, soprattutto per le intenzioni, più che per l'efficacia. A parte
qualche episodio (quello brasiliano è il più riuscito), si gioca un pò troppo spesso con la commozione facile e gratuita.
Un'idea importante, a cui manca tuttavia un pò di originalità. I proventi serviranno a finanziare un progetto Unicef. Tra
i produttori anche Maria Grazia Cuccinotta. La colonna sonora è di Elisa, che in un brano duetta con Tina Turner. MATTEO MAZZA